4 Dicembre 2020

Condò: “Lukaku pallone d’oro? Ha bisogno di una squadra che lo porti ai vertici. E su Real-Borussia…”

Le parole di Paolo Condò sul rendimento di Lukaku, il possibile biscotto di Real e Borussia ed Eriksen

Paolo Condò, ospite di Radio Nerazzurra, ha parlato del rendimento di Romelu Lukaku e della possibilità di vederlo tra i candidati del Pallone d’Oro per la prossima stagione. Ecco le sue parole:

LUKAKU – “Dal punto di vista individuale del giocatore, assolutamente sì. Però il candidato al Pallone d’Oro ha bisogno di una squadra che lo porti, o che lui porti questa squadra, ai vertici più alti delle competizioni europee. E cioè un’Inter che mi arriva nelle prime quattro in Champions porta Lukaku e, allo stesso modo un Belgio che mi fa estremamente bene agli Europei,perché i grandi giocatori hanno sempre due squadre di riferimento il club e la Nazionale. Ecco sicuramente rendono Lukaku un candidato credibile. Cioè tu hai bisogno che la squadra ti porti lì. É fondamentale che l’inter riesca a superare questo questo complicato e per fortuna, ora, non impossibile girone”.

Romelu Lukaku, Getty Images

BISCOTTO REAL-BORUSSIA – “Io credo ai biscotti che si sviluppano eventualmente, tacitamente negli ultimi minuti. Se a un quarto d’ora dalla fine, la situazione dice se non ci facciamo male passiamo entrambi, allora è ok. Per questo, come ho detto l’altro giorno a Sky, ho descritto una situazione in cui sarebbe bene che l’Inter arrivasse alla fine della partita in vantaggio sullo Shakhtar ma con un risultato aperto. Cioè con un 1 a 0 perchè lascia lascia un po’ di imprevedibilità. Perché a quel punto se il Real fosse ancora a zero a zero, saprebbe  che basterebbe un gol dello Shakhtar per uscire e quindi non può permettersi di smettere di giocare“.

ERIKSEN – “Io sono stato un grande sostenitore di Eriksen e ho anche espresso chiaramente il fatto che a me piaceva l’idea di un’Inter con la qualità del danese sulla trequarti. Però i giornalisti non devono essere ciechi, Non c’è dubbio che il rendimento di questa ultima è Inter con il centrocampo in linea con Barella davanti alla difesa e senza Eriksen dietro alle punte sia stato nettamente migliore. Poi ogni allenatore fa il calcio che ama e il calcio che ritiene più funzionale ed efficace e giustamente se ne frega di quelle che sono le altre opinioni. Quindi da questo punto di vista Conte ha fatto bene. Quello che deve fare l’Inter è vincere. Poi il modo in cui lo fa, può piacere di più, può piacere di meno ma l’importante è che l’Inter vinca“.

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Autore:
Martina Napolano

Nata a Napoli nel 1996, è laureata in Culture digitali e della comunicazione. Innamorata del calcio, ma soprattutto dell'Inter. Scrive per Passione Inter dal 2014. Appassionata anche di Formula 1, spera di poter avere la gioia di veder vincere la Champions all'Inter e il Mondiale a Leclerc nello stesso anno.