Chivu: “A Sucic chiedo una cosa. Diouf? Ecco dove gioca”
Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa
Al termine della sfida tra Inter e Torino, vinta in maniera larga dai nerazzurri, il tecnico Cristian Chivu è intervenuto in conferenza stampa per commentare il successo. Di seguito le sue risposte dalla sala conferenze dello stadio Giuseppe Meazza.
PRESTAZIONE – “La cosa che mi è piaciuta di più è che la squadra ha dimostrato aggressività, attenzione, ricerca della verticalità. Tutte cose sulle quali abbiamo lavorato. Poi è ovvio che il merito è tutto loro perché hanno fatto un ottimo lavoro. Era un’incognita per tutti, i ragazzi si sono messi a disposizione da subito e oggi hanno fatto una grande prova sotto tutti i punti di vista”.
SUCIC – “Sono contento per Petar perché giocare la prima a San Siro non era semplice, e io lo so bene. Ha dimostrato grande maturità perché ha cercato di soddisfare da subito le nostre richieste. Ha tirato fuori l’aggressività, quello che gli abbiamo chiesto. Grande prova nonostante abbia cambiato diversi ruoli.
Su Barella versione regista, lui si è messo subito a disposizione per le necessità della squadra. Già a Bari ha dimostrato di poterlo fare, ma non era semplice convincere a fare un ruolo diverso. Sono felice di avere dei centrocampisti duttili che si mettono a disposizione del gruppo”.
DIOUF – “Lui è una mezzala, è un mediano. Centrocampista mancino che in questa squadra mancava. Volevo premiare un ragazzo che è appena arrivato, farlo sentire importante ma l’ho messo anche un po’ in difficoltà perché l’ho messo in un ruolo diverso. Non so nemmeno se ha “svaligiato” – si dice così? (ride, ndr.) – intendo se ha aperto le valige. Sono contento che ha potuto assaggiare San Siro“.
SPUNTI DA MIGLIORARE – “Le cose che non mi sono piaciute preferisco dirle alla squadra. Ci sono sempre cose che non piacciono perché non bisogna mai accontentarsi di quello che si fa. Sono felice di non aver subito gol, ho visto un’attenzione particolare. Delle critiche non parlo, preferisco parlare delle cose buone. Però calma perché la strada è ancora lunga”.
SOSTITUZIONI – “Non ho mai visto giocatori contenti quando vengono sostituiti. Io cerco di essere me stesso, coerente e credibile e di alzare la voce quando serve. Forse la alzo più di quanto previsto e forse a volte esagero. Sono davvero grandi persone, grandi atleti. Abbiamo fatto anche qualche patto su determinate cose. Sono felice dia questa squadra, con uomini che hanno ancora la motivazione per puntare a risultare importanti”.
FRANCESI IN ROSA – “Sono felice dei francesi, così come degli altri. Per Bonny sono felice perché si è sbloccato alla prima a San Siro. Ho visto un ragazzo felice. Per la qualità che ci ha fatto vedere in queste quattro settimane sicuramente ci darà una grande mano. Su Thuram sono felice perché ha fatto doppietta, deve migliorare solo dal punto di vista della continuità, queste sono parole sue”.
DEBUTTO A SAN SIRO – “La prima da giocatore non me la ricordo perché sono operato in testa (ride, ndr). L’emozione mi fa togliere i pensieri. Sto cercando di trasmettere qualcosa alla squadra. Quando entro a San Siro e vedo la gente qualcosina torna, ma la cosa importante non sono io. è la squadra, per come sono, per come mi hanno accettato, per lo staff. Sono orgoglioso, anche se è normale che in futuro possano arrivare anche momenti meno belli”.