15 Aprile 2025

Inzaghi: “Per passare non dovremo fare questo errore”

Le parole del tecnico alla vigilia di Inter-Bayern Monaco

Simone Inzaghi

Giornata di vigilia in casa Inter in vista del ritorno dei quarti di finale di domani alle 21 a San Siro contro il Bayern Monaco. Simone Inzaghi si è presentato in conferenza stampa – assieme a Mkhitaryan – per analizzare il match in arrivo dopo la strepitosa vittoria della settimana scorsa in Germania e per commentare le chance di qualificazione in semifinale dei suoi ragazzi. Di seguito le sue risposte alle domande della stampa.

Come vivete questa grande attenzione verso di te e la tua squadra? “Più di tensione c’è grande orgoglio per come si sta sviluppando questa stagione. Domani sarà difficilissima, dobbiamo dimenticare il risultato ma non la prestazione perché abbiamo fatto una grande gara. Conosciamo il valore dell’avversario che è altissimo e servirà una grande partita con atteggiamenti giusti perché è un quarto di finale e domani ci sarà il secondo tempo”.

La guerra di nervi per lo Scudetto le piace come titolo scelto da Conte visti i tanti impegni? “Giocare ogni tre giorni è faticoso ma ci stiamo abituando. Quest’anno c’è stata anche una nuova Champions che ci ha fatto faticare di più e aspettare due mesi in più rispetto all’anno scorso per la qualificazione. Contro il Bayern ci vorrà una grandissima prestazione”.

Dimarco domani gioca? “Abbiamo fatto un allenamento breve ma intenso. Dimarco e Carlos stavano bene. Anche Zalewski e Frattesi che erano usciti con qualche acciacco dal Cagliari stavano bene. Dumfries e Zielinski sono gli unici infortunati, oltre a Correa fuori lista. Il Bayern è una squadra di grande talento ed è allenato bene da Kompany che io stimo. Ha dato ottimi principi, fa pressing bene con qualità e talento offensivo e noi sappiamo che dovremo tenere molto la palla”.

Hai ancora la sensazione di essere in emergenza con gli infortuni? “Dipende da partita a partita, giocando ogni 72 ore non è facile. Vorrei avere Dumfries e Zielinski a disposizione e fare scelte di formazione con la mia testa senza guardare l’infermeria. Se penso ai 14 giocatori a disposizione che avevamo a Bergamo stiamo meglio. Ma sono convinto che queste difficoltà che abbiamo avuto sono dovute anche alla nuova Champions League che per tutti era una novità ma ha portato tante difficoltà in più, non è mai stata così intensa”.

Cosa cancelleresti dalla gara d’andata? “Abbiamo analizzato la gara, potevamo essere più aggressivi in certi momenti. Avremmo potuto far meglio e speriamo di farlo domani. L’Inter domani non deve pensare a risultato ma pensare alla prestazione. I precedenti qui a San Siro non sono sempre stati felici. Giochiamo contro un grande avversario che rispettiamo ma possiamo fare una grande gara”.

I rigori li provate in allenamento? “Quello sempre quando ci sono gare ad eliminazione. Con i 5 cambi ci vorrà ancora più attenzione e preparazione”.

La presenza di Muller può fare la differenza? “Sappiamo che giocatore è, all’andata ha segnato. Ho visto anche la partita contro il Borussia Dortmund e ha fatto molto bene. Come lui però sono forti anche Gnabry, Sane e Olise. Hanno tanto talento e sono offensivi, servirà una grande nostra prova e dare prosieguo alla prestazione fatta a Monaco”.

La vittoria dell’andata vi dà ancora più forza? “Bisogna essere cauti, quello è stato solo il primo tempo. Loro non perdevano da 4 anni in casa in Champions. Siamo contenti della prestazione ma purtroppo non era una finale. Dobbiamo fare un’altra grande prova contro quella che penso sia la squadra più forte al mondo assieme al Real Madrid, secondo me”.

Ci fa chiarezza in merito al rinnovo con la società? “Non penso sia il momento, sono molto felice all’Inter e nelle scelte sarà sempre il parametro numero uno per me. Parlare del mio futuro oggi non è giusto, abbiamo un grande rapporto ma tra un mese e mezzo quando sarà finita la stagione ne potremo parlare tranquillamente”.

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Autore:
Federico De Milano

Federico De Milano, classe 1998, si è appassionato al calcio e si è avvicinato all'Inter grazie alle giocate di Adriano, suo primo idolo d'infanzia. Laureato in Comunicazione e iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 2023, scrive su Passione Inter dal 2024 e segue con interesse la cronaca delle partite, delle competizioni nazionali e continentali; interessato anche al calciomercato.