17 Giugno 2025

La confessione di Lautaro sulla finale di Champions

Il capitano dell'Inter è tornato a parlare

Ci è voluto un po’ per metabolizzare la brutta sconfitta, ma ora è tempo di voltare pagina. Lo ha fatto anche Lautaro Martinez, intervistato negli Stati Uniti in vista di Monterrey-Inter, esordio nel Mondiale per Club.

Il capitano nerazzurro si è soffermato più volte sulla finale di Champions League, senza mai nominarla apertamente, non riuscendo a spiegarsi cosa sia successo e confessando la reazione di grande tristezza per come siano andate le cose.

Al tempo stesso, Lautaro ha voluto voltare pagina, raccontando del primo approccio con Chivu e delle sue parole alla squadra per provare a ripartire e a trovare nuovo motivazioni per migliorare e vincere ancora.

Queste le sue dichiarazioni raccolte da La Gazzetta dello Sport:

FINALE CHAMPIONS – “Dobbiamo voltare pagina e non pensare a quello è successo. Non mi spiego come sia stato possibile perdere in quella maniera un’opportunità così grande”.

CHIVU – “Ci siamo sentiti al telefono, ancora prima di trovarlo qui. Abbiamo parlato a lungo, mi ha raccontato le sue idee di lavoro. E mi piacciono, mi trova d’accordo, la pensiamo alla stessa maniera. Ho capito e visto in lui la voglia di vincere, è un uomo che la mia stessa mentalità”.

SQUADRA – “Come Chivu, anche io ho parlato con i miei compagni. E ho chiesto loro di essere forti di testa, ho spiegato che serve un ultimo sforzo prima di andare in vacanza, un ultimo pezzettino di strada da percorrere per continuare a crescere”.

DELUSIONE – “Ero triste, difficile andare a fondo sui motivi, io ci ho messo 5-6 giorni a parlare, volevo spiegare alla mia gente. Quella notte non ci è riuscito niente e a loro tutto: non siamo stati noi, non siamo stati squadra. È il calcio. E ora però dobbiamo andare avanti, non c’è altra possibilità, anche se nella testa certo resta tutto”.

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Autore:
Enrico Traini

Enrico Traini scrive su Passione Inter dal 2022. Laureato in Lettere Moderne e Semiotica, scrive di sport da quasi 10 anni, con diverse esperienze su varie testate online. Appassionato di calcio e dei suoi aspetti tattici, tifa Inter fin da piccolissimo, quando girava in casa con la maglia di Ronaldo Il Fenomeno.