5 Giugno 2018

Cottarelli: “Icardi? Mai alla Juve. Con Strootman si può pensare allo scudetto. Rispetto la famiglia Zhang, ma…”

La prima parte dell'intervista all'economista italiano di fama mondiale

Carlo Cottarelli, tifoso interista ed incaricato Premier per poche ore, è stato intervistato sulle pagine della Gazzetta dello Sport di oggi per affrontare diversi aspetti, soprattutto dal punto di vista finanziario. Dure – in particolare – le sue critiche rivolte nei confronti del fairplay finanziario, considerato come un sistema che ha accentuato il gap tra i club italiani e quelli più ricchi in Europa.

Per il bene dell’Inter, Icardi deve restare?
“Non sono particolarmente innamorato di lui, ma direi di sì. Certamente, mai alla Juve”.

 Lei è un interista anti-juventino?
“Le potrei rispondere con la famosa battuta dell’avvocato Prisco che corre a contarsi le dita dopo aver stretto la mano a… Vabbé, lasciamo perdere, non mi piace che lo sfottò diventi volgarità. Agli juventini dico solo che una società che ha vinto tanto deve anche accettare di essere contestata ogni tanto”.

Ma perché vince sempre la Juventus?
“Io mi farei un’altra domanda: perché in Europa da anni vincono sempre le solite note?”.

Ce lo dica lei…
“Perché c’è il fair play finanziario. Ci faccia caso, da quando la Uefa lo ha introdotto, vincono solo le più ricche, che si sono ulteriormente rafforzate. Mentre le meno ricche non hanno colmato il gap, anzi lo hanno aumentato”.

Lo dice perché l’Inter deve incassare circa 40 milioni entro la fine del mese per rientrare nel fair play Uefa?
“Lo dico perché dopo anni ancora non riesco a capire il meccanismo per cui talune società possono fare le operazioni che vogliono, mentre altre devono pareggiare entrate e uscite”.

A proposito, cosa manca all’Inter per fare il salto di qualità?
“Un centrocampo forte. Con tutto il rispetto, se prendi Borja Valero e Vecino dalla Fiorentina, non puoi pensare di lottare per lo scudetto. Con uno come Strootman, magari sì”.

Ha più fiducia nell’allenatore o nella proprietà?
“Senza dubbio in Luciano Spalletti. Un tecnico preparato e intelligente. Se fosse arrivato un paio di stagioni prima, avremmo già vinto qualcosa”.

I cinesi non la convincono?
“Ho il massimo rispetto per quello che sta facendo Zhang, ma in generale non mi affascinano le proprietà straniere”.

Detto da uno come lei…
“Lo so, è una visione romantica e forse anacronistica, ma io dopo aver avuto i Moratti vorrei un azionariato diffuso di grandi interisti. Sarei il primo a dare il mio contributo. Non si diventa dell’Inter se si compra l’Inter, non è automatico”.

LEGGI ANCHE: Mercato – L’Inter a cena con il Bordeaux: ecco i dettagli della trattativa per Malcom

Tutte le info sull’Inter: iscriviti al canale Telegram di PassioneInter.com

RAFINHA O NAINGGOLAN: DUE GRANDI AMORI, MA CHI COSTA MENO?