29 Marzo 2018

Damascelli: “Nessuna big europea ha una proprietà cinese, come mai? Per Suning tante parole e pochi fatti”

Gli addii di Sabatini e Capello hanno suscitato molto clamore

La fine del rapporto di lavoro tra Walter Sabatini e il gruppo Suning ha creato molto rumore. L’ex direttore sportivo della Roma non avrebbe trovato le condizioni migliori per lavorare a modo suo e ha preferito farsi da parte, lasciando così il suo lavoro senza neanche attendere il termine della stagione. Sull’argomento è intervenuto anche Tony Damascelli, che dalle colonne de Il Giornale ha così commentato la vicenda: “Nelle ultime ore sono stati venduti due ombrelli a Fabio Capello e Walter Sabatini. La coppia italiana ha capito come sia diventato ormai inutile imprecare contro Suning, dunque meglio sia procurarsi il parapioggia e recuperare il vecchio continente, dopo aver ritirato il dovuto. La Cina non è affatto vicina, nessun miracolo, nessun sogno d’oriente. Capello è un lupo di mare, conosce venti di burrasca e sa come navigare, se ha deciso di abbandonare l’esperienza cinese significa che i progetti sono chiacchiere e la burocrazia del regime impedisce la loro realizzazione. Se Sabatini ha la stessa idea, chiedendo la risoluzione del contratto dall’azionista Suning, allora vuol dire che i cinesi, quelli che si sono impadroniti di due dei nostri più illustri club, non sono poi la speranza del futuro. Significa forse che stiano facendo i loro giochi sulla pelle del nostro football. Perché non si hanno altri esempi, a livello europeo, di investitori cinesi proprietari delle grandi squadre, non nella Premier inglese, non in Bundesliga, non in Francia, non in Spagna. I cinesi di Milano, invece, hanno approfittato di situazioni delicate e fragili, hanno sbandierato programmi, promettendo traguardi mondiali, tutti rimasti nella propaganda elettorale. Molti tifosi hanno creduto al sogno, il totale, finora, è che il Milan debba ancora risolvere i dubbi sulla proprietà effettiva e l’Inter si ritrovi a fare i conti con un proprietario troppo distante, non soltanto a livello geografico. La Cina è davvero un altro mondo che sta tradendo le aspettative e gli impegni assunti. Se Capello lascia la gestione tecnica del club cinese, Walter Sabatini lascia Suning, dunque anche l’incarico con l‘Inter e questa è una sconfitta pesantissima. Si potrebbe trattare di un «giallo» ma non è il caso di scherzare anche perché temo che il peggio debba ancora arrivare”.

 

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