20 Luglio 2018

Eder: “Spalletti come Conte, insegna calcio. Ventura? Con la gestione precedente saremmo andati in Russia”

La seconda parte dell'intervista rilasciata dal centravanti italo-brasiliano

Negli anni giocati all’Inter, si è sempre dimostrato uno dei migliori calciatori a livello umano che si potessero desiderare. Mai una parola fuori luogo, nè malcontenti fuoriusciti dallo spogliatoio, sebbene il pochissimo impiego avuto a disposizione. Ecco che Eder, pronto ad iniziare la nuova avventura cinese allo Jiangsu Suning, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna.

Cosa le ha dato Spalletti?
“Ho imparato da tutti gli allenatori, non dimentico neppure Iachini. Luciano è uno al livello di Conte. È uno che in campo insegna calcio. Io con lui ho giocato poco, ma non per questo cambio il giudizio su di lui, devo restare coerente”.

Le faccio un assist: Antonio Conte.
“È differente dagli altri. È maniacale. Andatevi a riguardare il primo gol contro il Belgio all’Europeo. Ecco, per tutta la settimana precedente alla partita lui ci aveva spiegato quel movimento e la rete è arrivata proprio così. Queste sono cose che conquistano un giocatore. Tratta tutti alla stessa maniera: in Nazionale l’ho visto riprendere me e un minuto dopo Buffon, in modo identico. Non posso che ringraziarlo, mi ha fatto vivere un sogno. Tutti ci massacravano, si diceva ‘Ma dove può andare l’Italia con Eder e Pellé’. Eppure…”.

Ventura, invece, il sogno di un Mondiale gliel’ha tolto.
Dico solo che con Conte in panchina l’Italia sarebbe andata in Russia con la sigaretta in bocca, quanto accaduto nello spogliatoio prima di Italia-Svezia non si sarebbe verificato”.

Si è mai pentito di aver scelto l’Italia?
“Mai, è il paese che mi ha fatto diventare calciatore dopo anni di gavetta. Avevo la possibilità di scegliere il Brasile, ma non ho mai avuto dubbi. In quello spogliatoio sono stato accolto alla grande da Buffon, Pirlo, De Rossi: dopo Italia-Svezia li ho ringraziati tutti, uno a uno”.

Quanti gol segnerà Eder in Cina?
“Eh, vediamo…qui hanno giocato anche grandi attaccanti passati dall’Italia e non hanno fatto sfracelli, vuol dire che il livello non è basso. Comunque ci vediamo a novembre”.

Scusi?
“Sì, ho già programmato tutto: torno in Italia e vengo a San siro da tifoso”.

LEGGI ANCHE — Domani esami precauzionali per Nainggolan e Karamoh

Tutte le news sull’Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di PassioneInter.com

KARAMOH PRENDE IN GIRO NAINGGOLAN MENTRE DORME