15 Giugno 2022

Gianfelice Facchetti a PI: “Skriniar mi ricorda mio padre. Lukaku? All’Inter era un re”

L'intervista esclusiva di Passione Inter a Gianfelice Facchetti

La redazione di Passione Inter ha avuto l’onore di realizzare un’intervista esclusiva con Gianfelice Facchetti, figlio della leggenda Giacinto Facchetti e una della figure interiste più importanti che ci siano. Qui sotto vi abbiamo lasciato alcuni estratti dell’intervista che abbiamo realizzato per il canale YouTube di Passione Inter. L’intervista integrale la potete trovare qui.

 

Come stai vivendo questo momento dove ci sono tante voci e molti tifosi sono preoccupati? 

“Sappiamo che per l’Inter, ma non solo, si sprecano fiumi d’inchiostro per scrivere di cose che non succedono mai. Io aspetterei, in 20 giorni ne abbiamo lette di ogni. Aspetterei la fine per fare un bilancio di quello che sarà”.

Milan Skriniar (@Getty Images)

Quanto è intoccabile per te Skriniar?

“È chiaro che come giocatore, come simbolo, anche nei fatti come quando ha preoccupato procuratore, ha dato testimonianza di volere l’Inter a tutti i costi. Skriniar è uno di quelli che scalda il cuore. A me ricorda in alcuni movimenti, quando porta la palla avanti, qualcosa di mio padre (Giacinto Facchetti, ndr). Sarebbe un grande peccato perdere per strada, mi auguro che non sia lui il sacrificato”.

Lukaku Esultanza

Lukaku (@Getty Images)

Si parla anche di un possibile ritorno di Lukaku: come lo vedi?

“C’è poco da fare gli schizzinosi. Noi tifosi ci permettiamo il lusso del romanticismo ed è un bene che continuiamo a essere così. Lukaku stesso si è accorto che ci sono delle scelte che non sempre ti restituiscono tutti. All’Inter era un Re. C’è da ricordare anche, però, quanto la sua cessione a quelle cifre abbia dato ossigeno alle casse. Credo abbia fatto la cosa migliore per se stesso e anche andando incontro alla società”.

Hai un altro giocatore a cui sei particolarmente legato?

“Questa squadra ha tanti giocatori molto forti e ha anche tanti professionisti seri. A me piace molto Barella che è un altro trascinatore. Anche lo stesso Bastoni. Abbiamo parecchi leader, non mancano figure autorevoli. È una squadra che ha un bel collettivo”.

Che sensazioni hai in vista della prossima stagione? Ti aspetti Un’Inter pronta a lottare per vincere?

“Mi guardo intorno e vedo che anche le altre squadre italiane non fanno molto sul mercato. Non vedo club spendaccioni. L’Inter dovrà ripartire da quell’ultima giornata con la Samp, da quell’abbraccio finale con i tifosi. È una cosa che non ha lasciato indifferenti né noi tifosi né i giocatori in campo”.