5 Ottobre 2014

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Fiorentina-Inter

Fiorentina-Inter

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Fiorentina-Inter: tutto quello che c’è da sapere sul match

Ci piace ricordarle belle e a modo loro vincenti, in corsa per gli obiettivi più ambiti e rappresentanti del nostro Paese anche in campo internazionale: in altre parole siamo emozionalmente legati a quel periodo in cui l’Inter dominava in Italia e provava a emergere nell’Europa che conta, mentre la Fiorentina esprimeva un gioco spumeggiante e imputava a un doppio fattore S (sfortuna e sviste arbitrali) l’assenza di quelle soddisfazioni europee che avrebbe meritato. “Quei giorni – come direbbe il buon Freddie Mercury – sono ormai andati“, ma non è mai troppo tardi per sperare che possano ritornare. Per la 6^ giornata di Serie A è in programma al ‘Franchi’ Fiorentina-Inter, una gara dal grande fascino e dai molteplici significati.

LA STORIA – 83 sono le sfide giocate in Toscana, di cui ben 77 di campionato e solo 6 di Coppa Italia. L’ultima volta che Fiorentina e Inter si sono affrontate per la coppa nazionale era il 13 aprile del 2010: un gol di Eto’o al 57esimo rafforzo il vantaggio accumulato all’andata grazie al gol di Milito e mandò i nerazzurri di Mourinho in finale contro la Roma, primo atto di quell’irripetibile triplete. In campionato l’ultima vittoria risale al 15 febbraio di quest’anno, quando Palacio e Icardi fissarono il risultato sull’1-2. Nel computo totale 20 sono i successi degli ospiti, 29 quelli dei padroni di casa, con 34 pareggi a bilanciare delle statistiche comunque non troppo negative per il Biscione, considerando la portata dell’avversario. Caratteristica pregnante di questa gara è l’alto numero si reti messe a segno: 212 in tutto, ripartite in 93 dei nerazzurri e 119 per i viola. Il match con più gol risale al 1989, nella stagione del tredicesimo scudetto per l’Inter: la squadra allenata da Trapattoni, nonostante le segnature di Matthaeus e Serena (2), uscì battuta dal ‘Franchi’ grazie ai gol di Roby Baggio, Cucchi e Borgonovo (2), che fissarono il risultato sul 4-3 finale.

IL PRESENTE – Se prima di sederci sul divano per Fiorentina-Inter guardassimo la classifica, noteremmo che le due compagini arrivano alla gara di oggi con una strana inversione di tendenza, rispetto alle attese, dei gol fatti e subiti: con Montella la Viola è sempre stata una macchina da gol, ma ad oggi, complici gli infortuni di Rossi e Gomez e una precaria condizione fisica di Cuadrado, hanno segnato solo 2 reti in campionato; dai nerazzurri invece ci si aspettava un attacco più sterile, ma evidentemente il lavoro estivo di Ausilio dietro la scrivania e quello autunnale di Mazzarri ad Appiano Gentile ha fatto bene a Osvaldo e Icardi, che hanno realizzato ben 7 delle 11 marcature in campionato. E questa sera, visto l’affaticamento di Palacio, saranno proprio loro due a dar filo da torcere all’ottima difesa avversaria e a provare a riprendere il cammino verso l’Europa, interrotto domenica scorsa contro il Cagliari di mister Zeman.

LE FORMAZIONI – Walter Mazzarri deve fare i conti con un’emergenza sulle fasce: Nagatomo è squalificato, Jonathan ha problemi fisici egli unici due disponibili sono Dodò, che nonostante l’infortunio di domenica scorsa giocherà a sinistra, e D’Ambrosio, che agirà sulla destra. In porta confermato Handanovic; davanti a lui il terzetto difensivo sarà composto da Ranocchia, Vidic e Juan Jesus. A centrocampo Medel e Kovacic sono sicuri del posto, mentre M’Vila ed Hernanes si giocano l’altra maglia libera: a seconda che giochi l’uno o l’altro, però, potrebbero esserci soluzioni tattiche differenti. In avanti, come detto, il tandem Osvaldo-Icardi. La Fiorentina schiererà un 4-3-1-2 con Marcos Alonso (favorito su Pasqual) e Tomovic come terzini e Gonzalo Rodriguez e Savic centrali davanti a Neto; a centrocampo Aquilani riprenderà il suo posto accanto a Pizarro e allo spagnolo Borja Valero. In avanti Mati Fernandez dovrebbe sostenere Babacar e Cuadrado, che ha recuperato da un problema al tendine rotuleo e potrebbe giocare dal primo minuto. Se il colombiano non dovesse farcela è pronto Bernardeschi.

L’OCCHIO TATTICO – Nelle passate due stagioni la Fiorentina ha messo in mostra una peculiarità tattica che pare aver smarrito nel tempo: il pressing alto e immediatamente successivo alla perdita della sfera è meno asfissiante di un tempo, quando Cuadrado, Borja Valero e Pizarro erano parte di una sinfonia quasi perfetta. Contro un’Inter solitamente lenta nel far arrivare la palla nella metà campo avversaria, questo pressing sarebbe stata una carta vincente: ed è proprio su questa piccola debolezza che i nerazzurri dovrebbero concentrarsi. Mettere subito in moto Kovacic tramite i due mediani Medel e M’Vila deve essere la priorità assoluta degli uomini di Mazzarri: l’ex Rubin Kazan è infatti in vantaggio su Hernanes e costituirà una barriera impermeabile insieme a Medel; i due però dovranno essere bravi anche a non rallentare troppo la manovra, come successo con il Torino. La differenza col primo match di campionato, però, sta nel fatto che oggi la presenza di due punte creerà più spazio per Kovacic, che per la prima volta agirà da trequartista puro e sarà libero di svariare su tutto il fronte. Interessantissimi, oltre che fondamentali, saranno gli uno contro uno in fascia: in fase offensiva sia Alonso che Tomovic risultano essere centrocampisti aggiunti e sarà compito di D’Ambrosio e Dodò, che difensivamente hanno ancora molto da imparare, contrastarli a dovere. Anche da loro dipenderà il buon esito dell’incontro o, prima ancora, una prestazione positiva. Gli ingredienti per un bel match ci sono tutti: appuntamento al ‘Franchi’ alle 20.45!

di Gianluigi Valente

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