30 Maggio 2019

Uomini forti, cittadini del cielo, gli anelli dell’amore: le 10 migliori frasi di Spalletti all’Inter

Oltre che un bravo allenatore, Luciano Spalletti si è dimostrato essere anche un po' filosofo (oltre che comico) sulla panchina dell'Inter: ecco una raccolta delle migliori frasi del tecnico di Certaldo nel corso della sua avventura in nerazzurro

LE 5 FRASI CULT

Spalletti

È senz’altro difficile raccogliere in poche frasi lo sterminato repertorio di un abile comunicatore, oltre che uomo dalla fine intelligenza, come Luciano Spalletti. Ne riportiamo alcune tra le più famose ( e divertenti).

IL MANTRA – Usato come vero e proprio mantra dal tecnico di Certaldo in tutte le sue avventure, rispolverato in occasione di quella Lazio-Inter entrata nella storia per il modo in cui i nerazzurri, così come quest’anno, si sono portati in Champions con la forza del cuore: “Uomini forti, destini forti”. 

VIDAL E SANCHEZ – Quando Alexis Sanchez e Arturo Vidal sono stati accostati all’Inter con insistenza e poi non sono arrivati, Luciano ha commentato così in conferenza: “Quando ho letto di loro mi sono messo sul cancello ad aspettare… Poi è toccato darmi un pizzicotto”.

IL TELEFONO CHE SQUILLA – Spassosa la scenetta in sala stampa in una delle prime conferenze del tecnico di Certaldo a Milano, nel settembre del 2017. Quando squilla il cellulare di uno dei giornalisti presenti, lui esclama: “Lo spenga con calma, tanto la multa è già partita. È una caratteristica che non bisogna avere in questo sport: essere timidi. Ti alzavi e facevi finta che fosse una telefonata importante”. 

SARRI – Alla vigilia di un Napoli-Inter, il Spalletti elogia a modo suo il tecnico avversario: “Se Maurizio avesse continuato a lavorare in banca, ora sarebbe ministro dell’economia”. 

IL PRETE DI FRITTOLE – Citazione cinematografica, questa volta, dopo che un giornalista riporta le frasi di Mirabelli alla vigilia di un derby (“L’Inter ci deve temere, deve avere paura di noi”, ndr): “Mirabelli ha detto così? Magari col dito indice alzato? Beh, a me sembra il prete di Frittole, quello del film di Benigni, che alzava il dito e diceva: ricordati che devi morire, ricordati che devi aver paura. Ha detto che dobbiamo avere paura? Beh, mo’ me la segno”.

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