7 Aprile 2023

Gds – Rinnovi in bilico: all’Inter serve la Champions League

Dzeko e De Vrij rischiano, ma anche le trattative con Bastoni e Calhanoglu potrebbero complicarsi

Hakan Calhanoglu of Fc Internazionale during the Serie A match beetween Fc Internazionale and Hellas Verona at Stadio Giuseppe Meazza on January 14, 2023 in Milan Italy .

L’Inter non può fallire la qualificazione alla prossima Champions League. Era già noto, ma lo ha ribadito chiaramente Beppe Marotta, amministratore delegato nerazzurro, prima della sfida di Coppa Italia contro la Juventus. Mancare l’obiettivo, infatti, vorrebbe dire rivedere tutte le strategie del club per la prossima stagione. E ricalibrarle, inevitabilmente, al ribasso.

Si complicherebbero, allora, i vari rinnovi di contratto che l’Inter sta trattando. Lo riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la quale evidenzia il bisogno di ridurre i costi della rosa, che verrebbe a crearsi senza i circa 50 milioni di introiti garantiti dalla Champions League.

Tutti in bilico, dunque. Dzeko e De Vrij più di tutti, dal momento che il loro rinnovo dipende totalmente dal posizionamento in campionato. Per Bastoni era già emerso questo possibile scenario, mentre Calhanoglu dovrebbe essere l’eccezione alla regola. L’Inter, infatti, ha già un accordo di base con il turco. Anche in questo caso, però, senza Champions League non c’è alcuna certezza per il futuro.

Già destinati all’addio, invece, Handanovic, Gagliardini e D’Ambrosio. Solamente Cordaz può sperare in un’offerta di rinnovo da parte del club.

L’opinione di Passione Inter

La centralità della qualificazione in Champions League nel progetto Inter non è di certo una novità. Specie allo stato attuale, con la condizione economica del club che presenta diverse incertezze e vari paletti da rispettare per mantenere una sufficiente sostenibilità.

Oltre al lato finanziario, però, la vera batosta sarebbe sul piano sportivo: dover rinunciare a pezzi importanti della rosa, come possono essere Bastoni e Calhanoglu, frenerebbe bruscamente il processo di crescita della squadra (già rallentato nelle ultime stagioni). Peggio ancora: c’è il rischio di compiere dei consistenti passi indietro.