12 Aprile 2020

GdS – Scommesse e fondo “salva calcio”: è scontro tra Figc ed operatori

Posizioni diverse in merito ai 100 milioni in arrivo dalle scommesse e da assegnare, secondo la Figc, al mondo del calcio

Non filtra chiarezza né ottimismo dalla situazione relativa all’istituzione di un fondo “salva calcio” in arrivo dal mondo delle scommesse. Come riportato infatti da La Gazzetta dello Sport, per il panorama calcistico italiano ci sarebbero in ballo ben 100 milioni, ovvero l’1% dei ricavi dettati dal mondo del betting che, nel 2019, ha fatturato ben 10,4 miliardi di euro.

È scontro tra gli addetti ai lavori e tra gli operatori del mondo delle scommesse. Una delle proposte, presentata dalla Figc al governo, riguarda appunto la possibilità di attingere risorse dall’1% delle entrate relative al betting. Il modello da seguire sarebbe quello francese, ovvero muoversi in base al concetto di diritto d’autore da rispettare da parte degli organizzatori degli eventi. Basket e tennis, con ricavi decisamente minori in arrivo dalle scommesse, hanno scelto di alzare la voce e di seguire la linea proposta per il mondo del calcio. Da parte degli operatori delle aziende di betting però è già arrivato il no, motivato dalla legge Melandri del 2008 che, nello specifico, non prevede diritti d’autore o diritto alle scommesse. Posizioni diverse e difficoltà nel trovare punti d’incontro per il fondo “salva calcio” promosso dai vertici della Figc: il rischio è quello di dover annullare definitivamente la possibile stretta di mano.