31 Luglio 2017

Icardi: “Vogliamo la Champions. Spalletti ci sta cambiando. Lo scorso anno c’era aria negativa”

Le parole del capitano nerazzurro sul suo ritorno in campo e sugli obiettivi stagionali

Mauro Icardi, capitano dell’Inter, ha rilasciato, al Corriere dello Sport, una lunga intervista. L’attaccante argentino si è soffermato sul suo ritorno in campo, sull’arrivo di Spalletti e sul ritorno il Champions League. Ecco le sue parole:

INFORTUNIO – Sto bene. Sto completando il recupero dall’infortunio accusato nel finale della scorsa stagione. Avevo questa cicatrice all’estensore della coscia e ho rischiato un po’ per giocare con la nazionale, a giugno ho lavorato più forte di quello che dovevo, ma la gamba non era guarita bene e quando sono rientrato dalle vacanze mi mancavano un po’ di elasticità e di tono muscolare. D’accordo con lo staff medico dell’Inter abbiamo deciso di lavorare per elasticizzare il muscolo. Rientrare subito in gruppo sarebbe stato rischioso. Forzato per l’Argentina? Un po’ forse sì. Ad Appiano avevo svolto un buon lavoro per guarire da questo “stiramentino” e quando sono andato in nazionale lo staff medico della Federazione sapeva tutto. Ho parlato anche con il ct perché ci tenevo molto ad esserci. La gamba stava bene, ma non ero al top.

RITORNO IN CAMPO – Mercoledì alla Pinetina sarò con la squadra a pieno regime. Non c’è nessun allarme. Sarò pronto per l’inizio del campionato. Spero e penso che sia possibile giocare l’amichevole del 6 agosto, ma valuteremo nei prossimi giorni con allenatore e staff medico.

NUOVA STAGIONE – Piena di soddisfazioni. Se la merita la società e ce la meritiamo anche noi. L’inizio sarà di quelli tosti perché le prime due partite di Serie A saranno contro Fiorentina e Roma, ma se faremo bene in gare così difficili, prenderemo fiducia e riconquisteremo quella continuità di risultati che ci manca da troppi anni. Questo gruppo ha bisogno di iniziare bene per trovare la forza e la convinzione per andare avanti senza fermarsi e senza black out.

MERCATO – Noi abbiamo fatto la stessa del Milan cosa due anni fa perché avevamo bisogno di ricostruire la base della squadra: comprammo tanti giocatori, ma dopo un’ottima partenza, le cose non andarono bene. Adesso evidentemente il Milan ha la stessa nostra esigenza di allora, mentre l’Inter un blocco solido lo ha e deve solo apportare pochi ritocchi. Milan superiore? Lo vedremo. Lo scorso anno pensavamo di avere una squadra fortissima, ma non sono arrivati i risultati che speravamo. Il valore dei giocatori lo dà il rendimento sul campo. Bonucci? Sicuramente hanno preso un grande calciatore. Sarà strano trovarmelo di fronte nel derby perché l’ho sempre sfidato con la maglia della Juventus. Biglia? L’ho sentito qualche giorno fa: mi ha chiesto di Milano e dei posti migliori dove andare a vivere, poi siamo partiti per la tournée. Biglia è uno forte.

SPALLETTI – Non lo conoscevo tantissimo. Ho visto che con lui la Roma giocava molto bene e in più Ansaldi, che lo aveva avuto allo Zenit, me ne aveva parlato in maniera entusiasta. Della Roma di Spalletti mi ha colpito il gioco offensivo. Gli piace il bel calcio e ha le idee chiare su come metterlo in pratica. La carica che ha mostrato fin dal primo giorno. Ha cambiato l’aria negativa che circondava la squadra. L’avvertivo anche io anche se ci sono cose che a parole non si possono spiegare perché si tratta di sensazioni. Nel calcio puoi avere tutti i giocatori forti che vuoi, ma se vai in campo e non fai le cose bene, i risultati non arrivano. A noi fino allo scorso anno succedeva questo e non sapevamo il perché. Un tecnico così ci serviva. Appena arrivato Pioli era riuscito a trasmettere valori positivi alla squadra, lo avevamo seguito e avevamo vinto 9 partite su 10, ma poi c’è stato un calo improvviso di testa ed è finita come sapete. Spalletti è un martello e stiamo cambiando gli atteggiamenti. Con lui le distrazioni sono vietate. 

ERRORI DA NON RIFARE – Di atteggiamenti che non mi sono piaciuti ce ne sono stati diversi, soprattutto durante la settimana (preferisce non entrare nei dettagli, ma sembra riferirsi ad allenamenti non al massimo, ndr). Spalletti lo ha capito subito e stiamo cercando di migliorare in tutti gli aspetti. Fondamentale è essere più positivi, avere un’altra mentalità.

TOURNEE – Stiamo facendo bene e, anche se abbiamo iniziato da meno di un mese, le idee del nuovo allenatore si vedono sul campo.

COLLOQUIO CON SPALLETTI – Ha detto cose semplici ovvero che dovevamo fare le cose meglio rispetto al passato, che era necessario cambiare il nostro modo di comportarci sul campo, in settimana e la domenica. Aveva ragione perché continuando come prima, non saremmo andati da nessuna parte.

OBIETTIVI – Quando ho firmato mi aspettavo di giocare grandi competizioni e di vincere qualcosa, ma il mio sogno è rimasto lo stesso e lavorerò duro per realizzarlo. Sapevo di non arrivare all’Inter in un buon periodo, ma 4 stagioni così. Dal 2013 non so quanti allenatori sono passati, credo sei, e nella mia vita sono cambiate tante cose (si riferisce al matrimonio con Wanda Nara e alla nascita delle due figlie, ndr): sono felice, ma voglio vincere con l’Inter. Questa cosa mi manca molto. Il mio obiettivo stagionale? Andare in Champions. L’Inter la deve giocare per la sua storia, non può continuare a star fuori.

JUVENTUS –  Il gap lo scorso anno era grandissimo e dobbiamo provare a ridurlo. Sia con i bianconeri, sia con Roma e Napoli. Anche senza Bonucci, la Juve rimane la squadra da battere.

CAPOCANNONIERE – Io ragiono in funzione della squadra e voglio segnare reti che portino punti. Spero di fare ancora meglio la prossima stagione, ma non chiedetemi il numero di reti a cui punto. Spero piuttosto che siano pesanti.

PERISIC – Mi auguro che rimanga perché è un giocatore importantissimo, con notevoli qualità. Quando sta bene e ha la testa qua, è uno dei più forti al mondo. Abbiamo bisogno di uno come lui. 

EDER – Contro il Bayern ha segnato due gol fantastici e può darci tanto. La concorrenza non mi spaventa: nelle grandi squadre gioca chi sta meglio.

BORJA VALERO – Tecnicamente è impressionante e quando ha la palla al piede non gliela porti via. E’ un grande.

PROMESSA AI TIFOSI – Non mi piace fare promesse. Unica cosa che posso dire è che cercherò e cercheremo tutti di fare meglio dello scorso anno. Vogliamo la Champions.

ICARDI E ANSALDI SI SFIDANO TRA CURIOSITA’ E CULTURA A SINGAPORE