24 Novembre 2018

Inter-Frosinone 3-0, Moreno Longo in conferenza stampa: “Škriniar e de Vrij sono robot più che giocatori”

Il tecnico ciociaro ha detto la sua sulla sconfitta dei suoi a San Siro

“L’Inter era quella che ci aspettavamo, una grande squadra che sapeva di non poter sbagliare visto il periodo che la aspetta con delle partite molto difficili. Credo che la grande forza dell’Inter sia stata fare due gol in due momenti pressoché perfetti per far sì che la partita si incanalasse come volevano loro ma io mi tengo l’ora di gioco che il Frosinone ha giocato con personalità e coraggio. Poi è normale che dopo aver preso il 2-0 e patendo un po’ di stanchezza sia emersa tutta la loro qualità, anche perché potevano contare sulla leggerezza data dal risultato”.

“Non credo che la sconfitta sia da addebitare al cambio di modulo. Venire con tre attaccanti non avrebbe evitato la vittoria dell’Inter. Peraltro io ho visto buone trame da parte dei giocatori, capaci anche di aprire il gioco sugli esterni. Certo, negli ultimi metri abbiamo pagato le nostre imprecisioni. Per la formazione iniziale abbiamo scelto Crisetig perché Maiello era diffidato e al nostro livello bisogna avere la lucidità di pensare ad altre partite, più alla nostra portata e diverse da quelle con l’Inter a San Siro”.

“Cassata l’abbiamo tolto perché era a rischio secondo giallo quindi è stato praticamente un cambio forzato, quasi obbligato, mentre Beghetto era stato ammonito e con la squadra un po’ spaccata era anche lui a rischio di dover fare fallo. Peraltro Ghiglione è entrato benissimo, è un ragazzo che sta vedendo la Serie A per la seconda o terza volta. Su Campbell invece non credo che il minutaggio che potesse avere fosse superiore ai 10′, 15′. Poi da lui speriamo sempre in una giocata ma si vedeva che era stanco. Pinamonti e Ciofani hanno fatto quel che dovevano, stavano lottando contro de Vrij e Škriniar, che sono più due robot che due giocatori…”.

“Questa partita ci deve dare autorevolezza e autostima, siamo venuti a Milano mostrando buon piglio contro una grande sqaudra come l’Inter. L’equilibrio dovrà regnare sovrano per noi, siamo una squadra che deve salvarsi e quindi puntare su grande serenità ed equilibrio, che deve cercare soprattutto autostima. Dobbiamo pensare a una partita alla volta e lo facciamo sempre; anche stavolta siamo venuti per far punti. Certo, Maiello diffidato è un dettaglio che una squadra come la nostra deve considerare per forza”.

“La reazione della squadra al fischio finale? Sapevano che abbiamo perso con merito ma sapevano anche di aver fatto ottime cose che se riesci a proporle a Milano con l’Inter allora puoi rifarle contro altri avversari di livello inferiore. Cosa manca al Frosinone per fare il salto di qualità? Credo l’abbia già fatto rispetto all’inizio difficile che abbiamo sopportato. Il nostro miglioramento non può essere quotidiano perché abbiamo un sacco di cose in cui crescere ma io ricevo ogni giorno segnali sulla volontà di migliorare. Un salto l’abbiamo fatto ma non basta, classifica alla mano”.

“Che l’Inter sia pronta per lottare per la Serie A? Credo proprio di sì, con questo organico può quanto meno lottare vertici ottimo allenatore pure in Europa. La lotta salvezza? Rispetto all’anno scorso questo è un campionato che s’è livellato verso l’alto squadre attrezzate molto bene rispetto a quanto visto negli ultimi anni dobbiamo essere bravi a rimanere attaccati al carro salvezza per rimanere con un obiettivo sempre alla portata per lavorare con serenità durante la settimana. Pinamonti? Ha fatto una buona partita, s’è impegnato e ha lottato difficoltà attaccante del Frosinone. Non ha avuto molte palle disponibili per giocare pulito e da noi si sta ritagliando uno spazio importante lavorando ogni giorno con umiltà mi piace suo atteggiamento prima nessuno gli chiedeva niente dopo due gol gli chiediamo gol deve continuare ad allenarsi e a fare quel che secondo me sa fare molto bene”.