23 Novembre 2018

Spalletti: “Inter, bisogna avere sempre la stessa garra. Nainggolan recuperato. Marotta? Un trequartista che…”

L’allenatore nerazzurro ha incontrato i giornalisti alla vigilia del match valido per la tredicesima giornata di campionato

Archiviare immediatamente la sconfitta di Bergamo, riprendere la corsa in campionato e prepararsi al meglio per la decisiva partita di Champions in programma mercoledì sera a Wembley contro il Tottenham: è questa la missione dell’Inter di Luciano Spalletti che domani sera ospiterà a San Siro il Frosinone nell’anticipo serale della 13esima giornata di A. Prima, però, il tradizionale appuntamento con la conferenza stampa di presentazione dell’incontro con Spalletti che ha risposto alle domande dei giornalisti presso il centro sportivo Suning di Appiano Gentile.

Il tecnico nerazzurro come di consueto si è concesso prima ai microfoni di Inter Tv: “I nostri tifosi usano sempre la stessa garra. Per loro basta che di mezzo ci sia l’Inter per dare il massimo. Questo è il segnale che noi dobbiamo assorbire: questo significa che per indossare questa maglia dobbiamo fare come loro. Altrimenti non la meritiamo. La sconfitta di Bergamo? Dalle partite sconfitte non ci dobbiamo portare dietro cose brutte. Sono cose che succedono, soprattutto se l’avversario si dimostra fortissimo. Noi siamo pronti, i Nazionali sono tornati. Gli internazionali che sono rimasti qui alla Pinetina pure, quindi vogliamo giocare questa partita che è la prima di un pacchetto di gare importanti. Keita? Non gli manca niente. E’ forte, ha la qualità per fare bene. Frosinone? Penso la stessa cosa che penso del nostro calcio: è una squadra allenata da persone che sanno fare calcio, con calciatori talentuosi. Turnover? Non riesco a capire quando si dice turnover, noi abbiamo una squadra di calciatori da Inter. Parlare di titolari e riserve non è nel nostro modo di ragionare, chiaro che i tre punti di domani siano importantissimi. Difesa a 3? E’ possibile, la possiamo comporre facilmente e la sappiamo anche sviluppare bene. Ma domani difesa a quattro”.

Il tour de force che attende l’Inter – “Diventa fondamentale prendere in considerazione questa vittoria. Ma questa partita non è più facile delle altre: è la prima di un pacchetto di partite difficili. Noi ci giochiamo una fetta importante del nostro campionato e del nostro futuro. Non ci deve essere una crescita che viene composta o pensata in funzione di alcune partite. E’ il ragionamento che facciamo sempre. Dobbiamo dare la stessa considerazione a tutti gli avversari. Una squadra seguita come l’Inter crea ulteriori stimoli agli avversari. Di conseguenza in queste gare li troviamo ancora più forti. Non c’è un atteggiamento per una squadra o l’altra. C’è l’atteggiamento da Inter”.

L’arrivo di Marotta – “Di questa vicenda di Marotta bisogna aspettare i segnali della società e del presidente. E’ chiaro che c’è una trattativa che è già avanti ma aspettiamo il presidente che tornerà dalla Cina. Aspettiamo cosa ci dirà di questa vicenda. Lui è un trequartista, gioca tra le linee. Quello che sa benissimo quando andare di là, quando venirti incontro e fare squadra e fare gruppo. Ha esperienza, ha costruito la propria storia da solo. E’ stato a tutti i livelli. I suoi risultati parlano da soli”.

La formazione – “Questa partita peserà in funzione di quella che deve essere una corretta dinamica dei metri da fare per diversi giocatori in partite così ravvicinate. Perché non è tanto quello che scelgo e quello che nella partita non giocherà, ma conta il cumulo dei metri che verranno percorsi oppure il fardello di pressioni dal punto di vista emotivo di dover vincere tutte queste partite che ti mette nelle condizioni di dover tirare il fiato. Chi verrà scelto si equivale, abbiamo composto una rosa per giocare tutte le partite al massimo e poter vincere”.

Nainggolan recuperato – “La sua condizione fisica? Estrosa, mai normale. Lui è un calciatore che in soli 10 minuti può darti quell’impennata decisiva alla partita. Ora è completamente recuperato. E’ anche uno che non sente tanto la fatica, non gli crea grandi problemi. Averlo a disposizione ci fa piacere, molto piacere”.

La gestione di Keita “E’ un calciatore con il timbro top. Ha questa convinzione, questa sfacciataggine che mostra contro qualsiasi avversario. Dobbiamo stare attenti a quello che sarà il pacchetto di partite e valutare chi può essere meglio in una partita chi un’altra”.

Gli infortuni –Capitano di più alle grandi squadre perché c’è più tensione di dover portare a casa i risultati. L’Inter non ne ha avuti tantissimi, siamo nella norma e siamo in grado di andare a far fronte ad eventuali problemini che possono accadere. La nostra rosa è completa, qualche idea o qualcuno da adattare lo devi avere. Nella nostra rosa ci sono giocatori che hanno grande duttilità e ha un numero tale da permetterci di poter far fronte alle difficoltà. Se poi capitano tutte nelle stesse zone, è chiaro che poi si possa intervenire anche sul mercato. Al momento non sentiamo necessità di intervenire nel prossimo mercato”.

Vrsaljko e Dalbert – “Oltre a D’Ambrosio e Asamoah non ne abbiamo tantissimo ora. Lo ha fatto Skriniar col Tottenham e si può rifare. Si possono mettere due tutta fascia o tre centrali. Vrsaljko siamo fiduciosi di recuperarlo in poco tempo. Dalbert per mia scelta non può esserci mercoledì, ma è un peccato perché stava attraversando un buon momento e ha qualità ancora da scoprire. I tifosi ancora non lo hanno visto nel pieno della condizione e mi farebbe piacere che lui le esprimesse tutte le sue qualità”.

L’ascesa di Politano – “Me lo aspettavo così, anzi credo che lui possa fare meglio di quello che abbiamo potuto valutare anche in Nazionale dove è entrato dentro e ha mostrato a tutti la sua grande dote caratteriale di voler avere la palla sui piedi e puntare gli avversari. Poi è stato premiato, grazie anche alla palla eccezionale di Gagliardini, con il gol. Ha potenzialità di metterci qualcosa ancora in più”.

Icardi si sblocca anche in Nazionale – “E’ uno specialista della materia. Lui il pallone lo sente più leggero dove gli altri invece lo sentono più pesante. Ha delle potenzialità infinite in termini di gol. Noi lo vogliamo aiutare sempre di più. La cosa altrettanto importante è che si sta dannando l’anima per poter essere di raccordo con la squadra e creare quel fraseggio che gli permette di trovare ancora più spazi in area”.

Il momento di Perisic – “Dipende da cosa gli si imputa. Che fa vedere poca qualità, che fa questi recuperi di cento metri che ti rimettono a posto tatticamente? E’ chiaro che lavorando a tutto campo è chiamato a una fatica totale e a un supporto completo nei confronti della squadra. A me va bene così perché si trova l’equilibrio della squadra nel suo lavoro e nel pulire qualcosa di scomodo. Quando fai due rientri di cento metri hai meno freschezza per puntare l’avversario. In generale a me va bene così anche se essendo un attaccante esterno questo fatto di andare oltre la linea difensiva comporta che si guadagni e si trovi qualcosa. Se lo si fa tornare due volte meno di chiudere sul terzino, quelle due volte le può usare in attacco”.

LEGGI ANCHE – Occasione Modric: Florentino non rinnoverà il contratto del croato. L’Inter resta vigile

Tutte le news sull’Inter in tempo reale:iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com

THIAGO MOTTA: “CHAMPIONS? L’INTER PUO’ SOGNARE!”