18 Aprile 2022

Inter-Milan può decidere una stagione: dove può vincerla Inzaghi?

Ecco le possibili chiavi tattiche del match

Inzaghi (@Getty Images)

Inzaghi

Il Derby di Coppa Italia tra Inter e Milan ormai incombe e potrebbe addirittura decidere le sorti dell’incertissimo campionato. Vincere o perdere questa sfida di coppa infatti può avere strascichi pesanti a livello psicologico, dando nuova linfa alla vincitrice e affossando la sconfitta. Ecco perché è fondamentale per Inzaghi riuscire a guadagnare il pass per la finale di Coppa Italia, non tanto per il trofeo in sé quando proprio per le possibili conseguenze in chiave campionato. Ma dove può vincere questa delicatissima partita Inzaghi?

Milan Skriniar e Stefan De Vrij (@Getty Images)

In primis la difesa giocherà probabilmente un ruolo importante in costruzione. Pioli infatti quasi sicuramente proverà a mettere in difficoltà Brozovic con una marcatura a uomo asfissiante, portata probabilmente da Kessie, molto più prestante fisicamente rispetto al croato. Bastoni e soprattutto de Vrij quindi dovranno supportare il centrocampista dandogli sempre uno sbocco per respirare e, all’occorrenza, verticalizzando a loro volta per saltare il primo pressing milanista. Da de Vrij sarà però lecito aspettarsi molto di più rispetto al Derby di ritorno di campionato, visto che la sconfitta porta soprattutto il suo nome, con la sua marcatura ballerina su Giroud. A Skriniar poi, come sempre, l’arduo compito di tenere gli uomini chiave dei rossoneri, Leao e Hernandez, che sgommeranno nelle sue zolle.

A centrocampo, oltre al già citato Brozovic che dovrà cercare di ragionare velocemente per non perdere tempi di gioco, decisive potrebbero essere le fasce. Perisic, in grandissima forma, potrebbe essere un fattore determinante a sinistra, costringendo i suoi dirimpettai a stare bassi. Il vero scontro tra titani però sarà a destra, con Dumfries ed Hernandez a giocarsela sulla corsa e sulla fisicità. Nell’ultimo scontro, nonostante il risultato finale, Dumfries mise in enorme difficoltà il francese, mettendolo alla frusta soprattutto negli scontri fisici e nel gioco aereo. I cross tagliati di Perisic sul secondo palo potrebbero in tal senso rivelarsi cruciali, visto che nello stacco non c’è storia: l’olandese sovrasta puntualmente l’esterno del Milan.

Perisic

Perisic (@Getty Images)

E l’attacco? Il grande punto interrogativo resta lì. Lautaro avrà fame di goal viste le brutte prestazioni nei 3 Derby precedenti in stagione ma, se dovessero giocare in coppia lui e Dzeko, il problema sarà sempre lo stesso: nessuno dà profondità. Entrambi infatti amano andare incontro al pallone ed aprire spazi ai compagni, con sponde e fraseggi. Con 2 punte che giocano spalle alla porta la maggioranza del tempo, il gioco migliora forse, ma poi nessuno riempie lo spazio in area quando c’è da segnare. Posto che Perisic è talmente in palla da poter fare potenzialmente questo lavoro al posto loro, in coppia con Dumfries, la soluzione ideale dal primo minuto potrebbe essere la coppia Lautaro-Correa, visto che l’ex Lazio ha proprio le caratteristiche che solitamente mancano ai due titolari. Così facendo poi si avrebbe anche un attacco eterogeneo di riserva, potendosi permettere di schierare Dzeko e Sanchez nel finale di gara, visto che il duo Correa-Sanchez offre poco o nullo peso offensivo.

Se invece Inzaghi vorrà giocarsela comunque con Dzeko e Lautaro, decisivi potrebbero allora rivelarsi i centrocampisti. Barella e Calhanoglu, inserendosi a ridosso dell’area sulle sponde combinate delle due punte, potrebbero creare diversi grattacapi alla difesa del Milan, parecchio statica centralmente se si esclude il rapido Tomori. Le chiavi tattiche dove provare a vincere sono diverse insomma. La differenza ancora una volta però potrebbero farla i cambi in corsa, come in campionato. Ecco perché sarà fondamentale scegliere la formazione titolare anche in tal senso. Meglio partire un po’ più abbottonati ed “ammazzare” la partita alla distanza che andare a mille i primi due terzi di partita e poi spegnersi sul più bello.

Nicolo Barella e Joaquin Correa (@Getty Images)