13 Novembre 2020

Inter-Monza, il retroscena di Galliani: “Conte è un grande, abbiamo parlato anche di quando fu vicino al Milan”

L'ex dirigente del Milan ospite dei nerazzurri ad Appiano Gentile

Ospite dell’Inter ad Appiano Gentile in occasione dell’amichevole organizzata tra i nerazzurri ed il suo Monza, per Adriano Galliani, nonostante ben 31 anni di Milan, è stata l’effettiva prima volta nel centro sportivo nerazzurro. Ai microfoni di Sky Sport, per l’occasione, l’ad ha speso qualche parola, ricordando anche un aneddoto che vede protagonista Antonio Conte. Ecco le sue dichiarazioni.

Appiano Gentile – “È stata indubbiamente una sensazione particolare venire qui ad Appiano Gentile, non ci ero mai stato nei miei 31 anni di Milan. Sono stato accolto benissimo dall’amico Beppe Marotta, ma anche da Conte, Ausilio e Antonello. Abbiamo fatto un pranzo molto buono, devo fare i complimenti al catering. Beppe e io ci siamo conosciuti nei primi anni ’80 in un Monza-Varese, avremmo potuto parlare per ore e ore del passato”.

Conte al Milan – “Ne abbiamo parlato, se fosse capitato prima sarei riuscito a portare a buon fine il corteggiamento! È un grande allenatore, sin dai tempi dell’Arezzo. Sa far giocar bene le sue squadre, complimenti davvero all’Inter per averlo preso”.

Berlusconi – “Pensate che è così tifoso che mi ha chiamato per sapere il risultato parziale a fine primo tempo. Come ha detto ieri, il Monza è il suo presente e il futuro: il nostro sogno è portarlo in Serie A, speriamo di farcela già quest’anno. È un obiettivo dichiarato, io stesso ero un ultrà del Monza”.

Ibrahimovic – “Ricordo quando presi Ibra dieci anni fa dal Barcellona. È un totem, immortale. Avanti con Ibra, ma attenzione perché non c’è solo lui: Pioli ha trovato la quadratura del cerchio col suo 4-2-3-1. Anche se sono nel centro sportivo dell’Inter, continuo ad essere milanista: 31 anni non si cancellano!”.

Pirlo allenatore – “Finora ha risentito dell’assenza di Cristiano Ronaldo, con lui avrebbero vinto sia a Crotone che col Verona. Ciò che mi rende orgoglioso è che Andrea sia diventato un allenatore del gruppo Milan, siamo stati una grande palestra. Tre giorni prima della nomina gli avevo detto che era un predestinato. Certo non mi aspettavo che dall’Under 23 passasse in tre giorni alla prima squadra”.

Rischio default Serie A – “Ne abbiamo parlato assolutamente con Marotta, le aziende del calcio hanno un calo drastico di fatturato. Manca il pubblico, il che comporta una diminuzione degli sponsor e io temo molto per i diritti TV del prossimo triennio. Credo che il calcio dovrebbe essere trattato come altre aziende, invece viene considerato come lo sport delle prime donne. È vero, il calcio è a rischio default”.

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