19 Ottobre 2014

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Napoli

Inter-Napoli

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Inter-Napoli: tutto quello che c’è da sapere sul match

Le due grandi deluse della Serie A 2014/15 si sfidano questa sera a San Siro per cercare di dare un senso alla loro stagione: sia Napoli che Inter avevano cominciato l’anno sportivo con grandissime ambizioni, ma nel corso del tempo hanno dovuto fare i conti con contingenze spiacevoli. La falsa partenza dei partenopei, per via di una sessione di mercato non esaltante e a causa della brutta sconfitta nel preliminare di Champions League, era piuttosto prevedibile: tre sono gli elementi che hanno caratterizzato l’inizio di stagione del Napoli, ovvero la mancanza di stimoli in alcuni giocatori di caratura internazionale, la difficoltà del tecnico nel gestire un gruppo sfiduciato e la pressione sempre crescente di tutto l’ambiente nei confronti di società e squadra. A circa 700 chilometri di distanza, sui navigli milanesi, la situazione non è poi tanto diversa, ma è stata resa ancora più grave da una partenza sicuramente più rosea, a conferma del fatto che se il livello delle aspettative è molto alto, quello della delusione che ne potrebbe derivare si adatta in maniera direttamente proporzionale. L’ottima campagna acquisti di Ausilio e i convincenti risultati del precampionato, infatti, avevano fatto presagire per la banda Mazzarri un facile ritorno sul podio finale del campionato. A quasi due mesi di distanza, possiamo solo dire che non sappiamo come si arriverà a maggio, ma di sicuro non ci sarà nulla di facile.

LA STORIA – Eppure fino a due anni fa Inter-Napoli sarebbe rientrata nel novero delle sfide da scudetto: era il 9 dicembre del 2012, infatti, quando i lanciatissimi nerazzurri di Stramaccioni battevano per l’ultima volta gli avversari campani (2-1 il risultato finale), proiettandosi all’inseguimento della Juventus. Nel complesso il bilancio pende a favore dei padroni di casa, che in 75 partite hanno ottenuto ben 51 vittorie: le più nette risalgono alla preistoria del calcio, cioè al 1926 (9-2) e al 1929 (8-1). Da notare, poi, due lunghe strisce positive per l’Inter, che tra il 1968 e il 1994 non ha mai perso e che dal 1997 al 2011 ha sempre vinto. Per gli ospiti solo 8 successi esterni, di cui l’ultimo è lo 0-3 dell’ottobre 2011, e oltre il doppio dei gol subiti (158) rispetto a quelli fatti (73).

IL PRESENTE – Le due squadre si presentano al big match di stasera separate in classifica da due punti. Mentre gli azzurri, però, vengono da due difficili vittorie consecutive con Sassuolo e Torino e, almeno in termini di risultati, appaiono in ripresa, i nerazzurri hanno prima patito quattro schiaffi dal Cagliari e poi hanno generosamente offerto l’altra guancia alla Fiorentina. Ma c’è un tratto che accomuna le due compagini: la manovra offensiva di Inter e Napoli è ad oggi sempre lenta e compassata, con tanti tocchi in orizzontale e spesso prevedibili ai quali si aggiunge, a nostro modo di vedere, una pessima condizione fisica. Risultato? Tanta tanta noia. Ma se il Napoli può almeno contare su quasi tutta la rosa a disposizione (ad eccezione dell’infortunato Gargano), Mazzarri deve fare i conti con un’emergenza esplosa durante la pausa per le Nazionali: Osvaldo, Ranocchia, Kovacic, Dodò, Nagatomo e Medel hanno subito infortuni muscolari più o meno gravi a seconda del caso e non permetteranno al tecnico livornese di contare sul loro apporto totale.

LE FORMAZIONI – Nonostante gli acciacchi, però, Kovacic e Ranocchia dovrebbero essere del match. L’Inter si schiererà con il classico 3-5-2 composto da: Samir Handanovic in porta; Vidic, Juan Jesus e il nazionale azzurro sopracitato a completare il terzetto difensivo; M’Vila come mediano, affiancato da Kovacic ed Hernanes; Dodò e un inedito Obi (in vantaggio sul malconcio Nagatomo) sulle fasce, rispettivamente a sinistra e a destra; il tandem Palacio-Icardi in avanti, per la prima volta dall’inizio in questa stagione. Benitez risponde con il rodato 4-2-3-1 che vede in Inler al posto di Gargano l’unica vera novità di formazione: per il resto Rafael confermato in porta, con Maggio, Albiol, Koulibaly e Zuniga in difesa, David Lopez e l’ex Udinese a centrocampo e Insigne, Hamsik e Callejon dietro alla punta Higuain. Probabile ingresso a partita in corso per il gioiellino belga Mertens.

L’OCCHIO TATTICO – Dovendo fare un pronostico non tanto sul risultato quanto sull’andamento tattico del match, ci viene spontaneo pensare a un Napoli più manovriero e a un’Inter che proverà a sfruttare le folate offensive degli unici uomini dotati di una certa velocità, ovvero gli esterni e Kovacic. A tal fine, fondamentale sarà l’attitudine di M’Vila e di Hernanes a far ripartire l’azione, con la speranza che ciò non avvenga troppo lentamente, come di solito succede ultimamente: innescare il numero 10 croato sul primo o sul secondo tocco sarebbe cosa buona e giusta. Andando poi ad analizzare la fase difensiva, Ranocchia, Vidic e Juan Jesus dovranno porre particolare attenzione alle tendenze di Insigne di accentrarsi dalla sua fascia sinistra e, contemporaneamente, di Higuain e Callejon di tagliare verso la porta. Questi movimenti studiati in allenamento dagli uomini di Benitez, permettono al Napoli di riscontrare di solito una superiorità numerica in fascia, dato lo spazio che si libera per le avanzate di Zuniga e di Maggio. Ecco perché il mancino Obi potrebbe avere qualche difficoltà a giocare a destra e a ripiegare sul terzino degli avversari. In ultima analisi, vogliamo augurarci che Palacio abbia modo di mettere in mostra una condizione migliore di quella riscontrata nelle ultime uscite. Per la prima volta in stagione l’argentino duetterà con Icardi ma, soprattutto, avrà l’occasione di svolgere il ruolo che più gli si addice: creare spazi per gli inserimenti. Gli ingredienti per un bel match ci sono tutti: appuntamento a San Siro alle 20.45!

di Gianluigi Valente

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