22 Gennaio 2022

Inter-Venezia LE PAGELLE: frittata Handa-Skriniar, Barella e Dzeko la raddrizzano

I voti dei nerazzurri in campo questa sera

Dzeko (@Getty Images)

Dzeko

HANDANOVIC 5 – Mai chiamato in causa in avvio di partita, l’unico tiro di Okereke nei primi minuti non lo impensierisce. Al diciottesimo reagisce in maniera imbarazzante ad un colpo di testa centrale di Henry e si prende il goal dell’1 a 0 in maniera dilettantistica. Il copione è lo stesso: negli ultimi anni Handanovic alterna partite fantastiche  a papere veramente clamorose. Fortuna che non influisce sul risultato finale.

SKRINIAR 5 – Il Venezia si asserraglia in difesa, lui si sgancia in fase offensiva cercando di aumentare le bocche di fuoco in avanti. All’unico cross pericoloso del Venezia si addormenta e nemmeno salta, Henry stacca da solo segna, con la complicità di Handanovic. Errore grave e evitabilissimo. Fortuna che non influisce sul risultato finale.

DE VRIJ 5,5 – Come Skriniar si sgancia stabilmente nella metà campo del Venezia, gli ospiti sono tutti in area di rigore. Sempre in difficoltà però sullo scontro fisico con Henry.

BASTONI 6,5 – Fa il regista aggiunto, lanciando rasoiate precise e salendo in posizione di ala di supporto per Perisic. Si prende un giallo evitabile ma insiste nella spinta offensiva per cercare di scardinare il fortino avversario. (DIMARCO 5,5 – Entra e gioca da attaccante aggiunto, ma non aiuta molto la manovra, anzi, crea più confusione e crossa sempre male).

DARMIAN 6 – Meno potente e veloce di Dumfries, l’Inter capisce che può affidarsi meno del solito alla destra e prova a spingere più sul centro sinistra. Nell’1 contro 1 soffre parecchio l’esterno del Venezia, costringendo Barella al giallo. Si redime con un bel cross da cui scaturisce il goal di Barella. (DUMFRIES 7 – Entra meno “caldo del solito e non spinge come tutti si aspetterebbero. Al 90 esimo mette una palla semplicemente meravigliosa per Dzeko per il 2 a 1)

BARELLA 7 – Parte a mille, gestisce palloni e pennella con la solita classe. Ha voglia di fare e si vedere, crossa sempre in maniera pericolosa quasi da “ala”. Si prende però un giallo evitabile a inizio gara che lo può condizionare. È l’unico che prima e dopo il goal subito continua a insistere e cercare di spingere e lo dimostra buttandosi su un pallone nell’area piccola a pareggiando la gara. L’unico veramente in palla nella partita, inspiegabile la sostituzione, se non per la solita “mania” dei gialli di Inzaghi. (VIDAL 5,5 – Entra male e perde due palloni semplici. A gara in corso ultimamente non è mai un fattore positivo: si mangia anche il goal del 3 a 1 su un cioccolatino di Sanchez)

BROZOVIC 5,5 – Cerca pertugi per i compagni, ma il catenaccio del Venezia non lascia molti spiragli. Perde un paio di palloni pericolosi con troppa leggerezza rispetto al solito. (VECINO S.V.)

CALHANOGLU 5,5 – Cerca la conclusione da fuori, ma sembra meno ispirato del solito. Non riesce a pennellare palle interessanti come al solito, anzi, sbaglia diversi passaggi semplici in costruzione. Anche su angolo crossa con meno convinzione e pericolosità rispetto a qualche settimana fa. L’assenza per la squalifica sembra aver spento un po’ la luce. Nel finale però recupera un paio di palloni pesanti.

PERISIC 6 – Non spinge come potrebbe in avvio ma il goal nasce da un suo grandissimo tiro respinto che Barella spinge in rete. Non crea però la superiorità numerica come al solito.

LAUTARO MARTINEZ 5 – Non regala particolari fiammate in avvio, cerca una rovesciata un po’ forzata ma è un fantasma per tutta la sua gara. Ectoplasmatico (SANCHEZ 6,5 – Entra e prova subito ad illuminare con un pallone meraviglioso in area, sfortunato però Vidal che viene anticipato. Regala al compagno di nazionale una palla meravigliosa, sprecata però malamente da Vidal)

DZEKO 7 – Parte sottotono, sbaglia tanto e più che un’arma sembra un peso per la squadra. Incredibile come uno alto di testa come lui possa essere quasi nullo nei colpi di testa: arriva sempre con un tempo di gioco in ritardo e anche sulle sponde oggi non è utile come al solito. Si divora un goal clamoroso da un metro nel secondo tempo. Momento di forma decisamente no… eppure la decide ancora lui. Nei momenti difficili, anche quando gioca male, i goal pesanti, come in Champions League li fa lui. La rete lo salva da un’insufficienza pesante.

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