3 Febbraio 2017

Mancini: “All’Inter parlavano in troppi, era una situazione assurda. Avevamo in mano Dybala…”

Roberto Mancini torna a parlare della sua esperienza all'Inter.
mancini mazzarri

Roberto Mancini si è lasciato in modo burrascoso con l’Inter, dopo un’estate caratterizzata da un lungo tira e molla, fino ad arrivare alla separazione a due settimane dall’inizio del campionato. Il tecnico di Jesi ha parlato hai microfoni de “La Stampa”, ripercorrendo quanto accaduto durante le ultime settimane vissute da allenatore dell’Inter: “I cinesi con me sono stati perfetti. All’Inter però si era creata una situazione assurda, sempre più difficile da gestire, c’erano troppe persone che parlavano. Mi è dispiaciuto andare via, sono sicuro che avremmo fatto un grande campionato. I ragazzi stavano migliorando, la mia Inter si stava preparando a rivincere, ma per lavorare bene serve la fiducia di tutti. Ho sperato fino in fondo che le cose si potessero aggiustare, ma dentro di me sentivo che si era rotto qualcosa. La squadra non era stata costruita male, i giocatori hanno sempre dato l’anima, era impensabile che potessimo essere già pronti il 20 agosto”

L’ex tecnico nerazzurro parla poi di de Boer e delle offerte ricevute dalla Cina dopo aver lasciato l’Inter: “De Boer ha detto che la squadra non correva ma è inesatto. Però lo perdono perché lavorare all’Inter in quelle condizioni non era facile, non conosceva nessuno, non lo hanno aiutato. Quindi è normale cercare delle scuse. Mi spiace che sia finita male, aveva bisogno di più tempo per ambientarsi. Appena ho lasciato l’Inter ho avuto tre offerte dalla Cina, li ho ringraziati e ho rimandato la questione. Adesso sono più attratto da altri campionati, soprattutto la Premier inglese”

Mancini poi si sofferma sulla forza dell’Inter e sulla sfida contro la Juventus: “L’Inter è una squadra che va migliorata ancora ma lo sanno benissimo. Questo non toglie nulla a Gagliardini che è un ottimo giocatore, giovane e di qualità. Quindi il campionato lo rivincerà la Juventus, ma l’anno prossimo, grazie alla forza di Suning, l’Inter potrà davvero giocarsela alla pari. Juventus-Inter? In certe partite può succedere di tutto, secondo me l’Inter non parte sfavorita, il filotto di vittorie in campionato non è casuale”

Il tecnico di Jesi poi sottolinea l’importanza dello Juventus Stadium: Il fattore campo porta ai bianconeri sette-otto punti in più all’anno. Lo stadio conta. Vuole sapere cosa è successo al West Ham? Il nuovo Olympic Stadium non ha la stessa atmosfera di Upton Park, là c’era un clima diverso, più rumore. Me ne sono accorto anch’io qualche giorno fa andando a vedere la sfida contro il Manchester City. Dopo tre sconfitte è già stato fatto notare”.

Infine su Dybala e sulla possibilità di allenare un giorno la Juventus: “Sicuramente Dybala ha una classe immensa, è il grosso rimpianto dell’Inter. Lo avevano in mano, potevano offrire di più, invece, è finito alla Juventus. Tante volte i miei amici bianconeri mi hanno chiesto se allenerei la Juventus. E la risposta è sempre la stessa: sì, perché sono un professionista”.

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