13 Giugno 2013

FOCUS – Le colonne nerazzurre tra cuore e razionalità

di Claudio Colombrita

Storie di addii dolorosi, di colonne portanti dell’intera struttura, di matrimoni che continuano e si rinnovano, di crisi che non si sa se saranno superabili o definitive. L’Inter in questo momento è una porta girevole che non si ferma mai, tutti sotto costante giudizio in un’analisi dei pro e dei contro inevitabile dopo una stagione come quella trascorsa. Alcune notizie le abbiamo e sono ufficiali, riguardano la gente che resta, le colonne che resistono nonostante il logorio degli anni e degli eventi, i punti fermi da cui ripartire e che rappresentano le basi di un edificio che dovrà subire una bella rinfrescata.

Samuel e Zanetti saranno un altro anno nerazzurri, nonostante gli infortuni e nonostante l’età. Le opinioni sono contrastanti e si dividono tra chi vorrebbe una radicale epurazione di tutti i senatori rimasti nel post Triplete e chi vorrebbe un allontanamento graduale che consentirebbe di ripartire dall’esperienza di alcuni pilastri. La verità, come sempre, sta nel mezzo, perchè se è vero che la società deve prograssivamente abbandonare quella affezione che la lega in modo quasi morboso a chi ne ha fatto la storia recente dopo anni di sofferenze, è allo stesso modo evidente che la scorsa stagione ha visto tra i protagonisti negativi proprio i cosiddetti senatori.

Walter Samuel, nella sua carriera, è stato tartassato dagli infortuni, tre piuttosto importanti, ma è sempre riuscito a rialzarsi. La società deve aver pensato che sul mercato, di difensori che valgono anche la metà dell’argentino a livello di solidità, ce ne sono davvero pochi e tra l’altro con costi proibitivi, dunque nella valutazione dei pro e i contro hanno prevalso i primi, quando The Wall è in forma rappresenta il vero valore aggiunto della difesa nerazzurra.

Discorso diverso per Javier  Zanetti, il Capitano che è difficile mettere in discussione per la sua grandezza, nonostante una stagione non proprio esaltante, con qualche fase di stanca dovuta all’età che avanza, con un infortunio che non ha scalfito di un minimo la sua determinazione. Javier vuole tornare, vuole finire la sua carriera da vincente, la corsa e la professionalità non gli mancano di certo e dunque non stupisce il suo prolungamento di contratto, a 40 anni le sue belle corse durante la stagione le ha fatte e se si mette in discussione il suo rendimento bisogna licenziare seduta stante più di mezza squadra.

La società deve fare le sue scelte, magari fredde e razionali, lasciando da parte i sentimenti, si deve ripartire da un nuovo progetto, con sacrifici importanti, come può essere quello di Dejan Stankovic, ancora non proprio ufficiale ma nell’aria già da un pò. Il serbo ha vissuto stagioni memorabili in maglia nerazzurra, sempre generoso e con due piedi che hanno regalato delle perle indelebili, sembra aver chiuso la sua avventura nerazzurra dopo la sequela infinita di infortuni che lo hanno fermato ai box per tanto, troppo tempo. Impossibile abbandonarsi a cuor leggero ma necessario in una logica di rinnovamento.

Christian Chivu non sembra rientrare nei piani di Mazzarri, il rumeno, nonostante resti difensore centrale, è stato forse uno dei terzini sinistri meno negativi della recente storia nerazzurra, tra i protagonisti del Triplete per la sua continuità di prestazioni non eccelse ma sempre sufficienti in fase difensiva. Anche su di lui hanno pesato i troppi infortuni che da sempre lo perseguitano e la sua avventura in nerazzurro sembra essere giunta ai titoli di coda.

Diverse le storie di Esteban Cambiasso e Diego Milito, altri due protagonisti del Triplete che ha reso grande l’Inter. Il Cuchu sembra essere stato individuato da Walter Mazzarri come il fulcro del proprio gioco, da rilanciare necessariamente dopo stagioni che lo hanno visto in costante regressione di rendimento, una sicurezza e una scommessa insieme per la società nerazzurra, il recupero dell’uomo di ordine e di rottura che potrebbe essere il vero colpo di mercato dei nerazzurri. Milito è il bomber di razza, quello che ha messo il marchio su tutte le competizioni vinte dai nerazzurri, un’altra scommessa e sicurezza insieme, perchè l’infotunio grave che ha patito, secondo tutto l’ambiente nerazzurro, non potrà mai placare la sua fame di gol, impossibile non aspettare il suo ritorno perchè conviene ad entrambi.

Ci vuole un’Inter fredda e razionale, perchè i giocatori vanno ma la squadra rimane, perchè bisogna rinnovare partendo dai giovani, perchè bisogna sapersi lasciare al momento giusto… eh, fosse facile!