1 Ottobre 2019

Barcellona-Inter, Conte: “Non c’è Lukaku, ha avuto un affaticamento”. Skriniar: “Siamo pronti a tutto”

Il tecnico nerazzurro ed il difensore a colloquio con i giornalisti direttamente dal Camp Nou

A poco più di 24 ore da una gara importantissima come Barcellona-Inter, la tensione inizia pian piano a farsi sentire. Un match un po’ particolare rispetto agli incroci precedenti, dal momento che in molti tra i tifosi nerazzurri stanno già buttando lo sguardo al derby d’Italia in campionato contro la Juventus di domenica sera. Senza dubbio, però, Antonio Conte non sottovaluterà assolutamente la sfida del Camp Nou, cercando di curare come sempre ogni minimo dettaglio. Prima, però, seguiamo la conferenza stampa dell’allenatore leccese insieme a Milan Skriniar direttamente dallo stadio catalano, con la cronaca testuale di Passioneinter.com a partire dalle 18.30.

QUI CONTE

IL GRUPPO – “Il nostro girone è interessante, sicuramente difficile. Ce ne siamo accorti dopo la prima partita con lo Slavia Praga. Inevitabile che se hai l’ambizione, la voglia e la speranza di andare avanti, devi cercare di fare punti su qualsiasi campo. Giocare qui non è semplice contro una squadra top al mondo, ma veniamo per giocarci le nostre carte con grandissimo rispetto. Messi? Mi aspetto a prescindere una partita difficile. Messi insieme a Ronaldo è il più forte al mondo, capace di spostare gli equilibri di una partita. Da una parte c’è la voglia di affrontare il Barcellona con tutti gli effettivi, quindi con Messi in campo. Vediamo domani la formazione, dovremo essere pronti in ogni caso”.

PREPARAZIONE – “Abbiamo bisogno di fare una partita intensa, con dei buoni ritmi, facendo le nostre cose sia in fase di possesso che non possesso. Loro da un momento all’altro possono fare gol, ma dobbiamo pensare che il nostro percorso di crescita passa da queste partite e ci dobbiamo far trovare pronti. Vogliamo dimostrare che siamo sulla giusta strada per cercare di provare a mettere in difficoltà questi team già al top. Noi speriamo di arrivare a competere”.

DISTRAZIONE JUVE – “Se la partita con la Juventus può distrarre? E’ una settimana bella intensa. Come dico sempre ai miei calciatori, la nostra partita della vita è quella che dobbiamo giocare. In questo momento lo è quella contro il Barcellona. Non penso abbia bisogno di stimoli, solo a nominarlo il Barcellona dà stimoli. Sarà difficile, ma dovrà essere un altro step”.

TALENTO – “Fati? Stiamo parlando di un giocatore promettente. Mi aspetto prima di leggere la loro formazione, noi ci siamo preparati ad affrontare il Barcellona con tutti gli effettivi”.

COME MOU – “Paragone con Mourinho? Stiamo facendo dei paragoni con il passato, ma il passato noi sappiamo cosa ha fatto l’Inter quell’anno. Qualcosa di incredibile e difficilmente ripetibile, c’è grandissimo rispetto per quell’Inter e Mourinho che la guidava. Dico che fare dei paragoni diventa impossibile. Sono epoche diverse, noi ci troviamo all’inizio di un percorso che ci auguriamo possa portarci a crescere e portare gioia ai nostri tifosi”. 

CALENDARIO TOSTO – “Strano che partite così avvengano nel giro di pochi giorni. Dentro Barcellona e Juventus ci sono i due calciatori più forti al mondo. Per i miei giocatori dev’essere motivo di soddisfazione e voglia. Ci stiamo presentando da primi della classe dopo sei vittorie in campionato e in tutti noi ci dev’essere la voglia e venire qui per giocarci le nostre carte, in maniera giusta ed umile. Dev’essere un motivo di soddisfazione affrontare queste squadre e questi campioni in pochi giorni”. 

SANCHEZ – “Sono state dette cose che non mi sono piaciute sulla simulazione e sul comportamento. E’ un ragazzo apposto, che vive per il calcio. Se andiamo a vedere bene, lui non cerca la simulazione e protesta, anzi si rialza e vorrebbe continuare. Non mi sono piaciute alcune cose dette nei suoi confronti. E’ un calciatore che stimo, sta entrando nelle nostre idee di calcio ed è a disposizione. Domani vedrete le scelte che farò. Sanchez ci può dare tanto anche in termini di esperienza, non è andato a cercare la simulazione”.

ARIA EUROPEA – “In Italia le partite sono molto più tattiche, di solite quando c’è più tatticismo si tende ad annullare la fase offensiva dell’avversaria. Ci sono meno spazi da attaccare e cala l’intensità. In Inghilterra, Germania, Spagna e Francia, trovi partite molto aperte e con meno tatticismo. Detto questo, non dimentichiamo che la Juventus in Champions in questi anni si è fatta rispettare tenendo alto il nome del calcio italiano a livello europeo”.

OBIETTIVO – “Il risultato dev’essere una conseguenza di quello che proporremo. Quando parlo di step, mi riferisco a venire qui al Camp Nou e giocarci le nostre carte con determinazione e voglia, cercando di fare quello che abbiamo preparato. Con personalità e coraggio, questo sarebbe positivo. Di solito se riesci a fare questo porti a casa anche il risultato. Preferisco più avere una prestazione che mi fa capire il nostro atteggiamento, poi che vinca il migliore. Piuttosto che venire qui con l’elmetto a difesa della porta, stiamo lavorando per giocarci la partita”. 

CHANCE – “Provare a vincere? Credo che nessuno prepari le partite per pareggiare o limitare i danni. In questo percorso abbiamo detto di fare le cose al 100%, provare a dare il nostro meglio. Dobbiamo fare questo ed avere fiducia. Stiamo avendo risposte positive, anche se a volte le abbiamo avute così così. Voglio che tutte le situazioni le guardiamo negli occhi, senza metterci sulla difensiva. Dobbiamo entrare con la testa di dire: ‘Giochiamocela, facciamo la nostra partita e vediamo come finisce’. Abbiamo tanta strada da fare, ma ogni partita dev’essere uno step di crescita. Questo chiedo ai ragazzi, che la pensano esattamente come me”.

CRISI BARCELLONA – “Che sia il momento giusto o meno c’è un dato di fatto: il Barcellona quando gioca al Camp Nou fa rispettare la sua legge. Al di là degli alti e bassi, parliamo di Champions League, di Barcellona, di un ottimo allenatore, di Messi, Suarez, Griezmann. Noi comunque ce la vogliamo giocare, è una partita che fa parte di un processo di crescita, contro una squadra abituata a giocare per vincere la Champions. Noi siamo all’inizio di un percorso e lo stiamo facendo con passione ed entusiasmo. Sono queste le cose che voglio vedere domani”.

IL GRANDE ASSENTE – “Non c’è Lukaku, non è partito con noi. Ha avuto un piccolo affaticamento al quadricipite che il giocatore lamentava da qualche giorno. Abbiamo preferito non rischiare e rispettare le sensazioni del calciatore, già da dieci giorni si portava dietro questo fastidio. Abbiamo fatto gli esami strumentali che hanno scongiurato qualsiasi lesione, quindi siamo abbastanza sereni. Pensiamo alla partita di domani dove dobbiamo cercare di fare una bella partita ed un ulteriore step. Al resto ci penseremo quando la partita sarà finita con il Barcellona”.

QUI SKRINIAR

MASSIMA CONCENTRAZIONE – “Per noi la partita della vita è domani, poi saremo pronti anche per domenica. Per tutti i calciatori, è bello poter giocare contro calciatori come Messi e Ronaldo. Bisogna essere pronti a tutto, il Barcellona non è solo Messi. Secondo me stiamo lavorando molto bene e domani sarà una bella sfida”.

SISTEMA DIFENSIVO – “Ci sono differenze tra difesa a 3 o 4. Adesso ci sono comunque cose che abbiamo utilizzato negli anni precedenti. Sin dal primo giorno abbiamo lavorato bene su questa linea difensiva, non ci sono problemi ed andiamo avanti così. C’è sempre da migliorare”.

SFIDA CHAMPIONS – “Abbiamo fatto molto bene fin qui. Domani è una bella sfida, è sempre bello incontrare un attacco come il Barcellona. L’importante è che tutta la squadra attacchi e difenda insieme, questo è fondamentale”.

MENTALITA’ – “Dal primo giorno, quello che dice il mister è di giocare sempre per la vittoria. Solo questo può far crescere un calciatore ed è per noi importanti”.

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