Chivu: “Thuram non grave. Bonny? Ho scelto al 90%”
Le parole dell'allenatore alla vigilia di Inter-Cremonese
Giornata di vigilia ad Appiano Gentile in vista della sesta giornata di campionato che vedrà domani pomeriggio alle 18.00 a San Siro l’Inter impegnata contro la Cremonese. Sarà l’ultimo match prima della sosta di inizio ottobre dedicata agli impegni delle Nazionali, una gara in cui Cristian Chivu potrà ricercare insieme ai suoi ragazzi di confermare l’ottimo stato di forma dopo quattro vittorie consecutive tra Serie A e Champions League.
A partire dalle 14.00, l’allenatore dell’Inter si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Queste le sue parole:
INTER TV – “Abbiamo trovato equilibrio, siamo migliorati sotto l’aspetto difensivo. Abbiamo più attenzione anche quando attacchiamo. Sono contento per questo, parto sempre dall’aspetto di essere una squadra organizzata con voglia di non subire”.
THURAM INSOSTITUIBILE – “Marcus è un giocatore che poi a Cagliari è uscito prima, si è dato qualche minuto in più per riposare. Contro lo Slavia vedevo lui e Lautaro la coppia che avrebbe creato problemi alla loro difesa. Si divertiva, stava bene. Poi purtroppo l’infortunio è sempre dietro l’angolo, ci dispiace perderlo anche dal punto di vista umano. Ma l’infortunio non è gravissimo, servirà solo un po’ di tempo per averlo con noi”.
BONNY – “Bonny titolare? Non lo so, non ancora, vedremo domani. Se mi piace di più la PiLa o la Bola? In questo momento ho solo il La, il resto si vedrà chi affiancare a Lauti domani. Ho ancora qualche ora a disposizione, un’idea ce l’ho. Sono deciso al 90% su chi affiancherà Lautaro, ma non ve lo posso ancora dire”.
SCELTE – “Per me il solito non esiste, per me esiste la normalità. Io non ho scaramanzie, non vedo fantasmi. Faccio quello che mi sento e che reputo sia giusto nella gestione di un gruppo di calciatori, soprattutto nelle settimane in cui si gioca ogni tre giorni. Per me non esistono regole nel calcio. Per me non esistono limiti, perché dove uno pensa ai limiti non ha l’apertura di andare oltre e scoprire cose che non sono state scoperte, di questo non ho paura. Quello che non sappiamo è illimitato, quello che sappiamo è limitato. Non esiste una regola che un portiere gioca in Champions o campionato, sono le possibilità che i miei giocatori meritano di avere. Toccherà in base alle mie sensazioni, quello che io non voglio e sono stato molto chiaro è l’egoismo nella mia squadra. Io voglio disponibilità e intelligenza di capire l’importanza di ognuno di loro”.
FORMAZIONE – “Si vedrà domani chi giocherà. Io non ho niente da nascondere, anche i giocatori devono sentirsi responsabili. C’è chi mi dice di dirla prima, chi poi. Io non ho una regola, potrei dirlo anche oggi ma non l’ho mai fatto. In allenamento mischio sempre per responsabilizzarli tutti, per farli sentire importanti. Magari oggi qualcuno era inca**ato perché pensa che domani non gioca, ma io lo voglio inca**ato. Devono farsi trovare pronti. Io non ho regole, a volte lo dico il giorno prima, a volte la mattina. Per ora è capitato che lo dico spesso tre ore prima della gara”.
CONDIZIONE – “E’ importante, ma non ho mai cercato scuse. A me sembra che la squadra come ha fatto col Torino la prima, è riuscita a dare continuità dal punto di vista fisico. Chiaro che andando avanti la condizione migliore, giocando partite trovi la brillantezza. Poi c’è anche il rischio di infortuni, funziona così. La squadra si allena bene, a volte anche più di quelle che sono le regole del calcio e vengo a discutere con il preparatore atletico su determinate cose. Ma siamo uno staff che ha una certa sensibilità su dove e quando fare determinate cose. Ma conta la disponibilità dei calciatori a fare determinate cose proposte dallo staff”.
CREMONESE – “Squadra fisica, organizzata, allenata bene, conosce i limiti. Ha l’ambizione di rimanere in questa categoria, ha un allenatore che di categoria se ne intende, di cosa e come fare per dare mentalità a una squadra che sulla carta potrebbe essere in difficoltà. Ha giocatori di esperienza, che sanno cosa devono fare e capiscono i momenti. E’ una squadra che ha cuore e umiltà”.
DIOUF – “Andy è l’ultimo arrivato, ha bisogno di tempo. Vero che l’ho premiato nella prima partita quando era appena arrivato da un giorno. Si sta allenando bene, lo vedo molto in crescita rispetto a come era arrivato quando ancora era un po’ più timido. L’impatto per un giovane può essere grande, ma lo vedo più coinvolto, i ragazzi lo aiutano tutti i giorni e lui sta cominciando a sciogliersi. Vedo qualità, cose fatte con determinazione, tanta ambizione e cultura del lavoro importante. Prima o poi avrà la possibilità di giocare”.
GOL DEI CENTROCAMPISTI – “Mi aspetto che la squadra vinca, che la squadra entri in campo con una mentalità, una motivazione, cercando di essere la sua miglior versione. Voglio una squadra che entra in campo con responsabilità e attenzione, senza dimenticare che devono divertirsi. Quando si raggiungono questi obiettivi diventa tutto più semplice. Non mi importa chi segna, ma chi fa assist, chi si sacrifica, quando vedo che fanno di tutto per portare a casa il risultato”.
BONNY – “Gli manca solo la titolarità, ma è quello che è subentrato in tutte le partite, non ha mai saltato un allenamento. Prima o poi toccherà anche a lui partire dall’inizio, è un bel profilo. Loro sanno la mia stima, quello che penso di loro perché io i ragazzi giovani li curo bene, io credo in loro, so quanto è importante avere in un gruppo affermato e con esperienza i ragazzi giovani, che danno energia, fame, cose nuove. Lui è uno di quelli, è rispettato da questo gruppo perché è un profilo importante, dà sempre l’anima e cerca di migliorarsi. Ha un buon senso fuori dal comune, mi fa piacere perché gli voglio bene e lo conosco da un bel po’, so cos’è e cosa può dare. Prima o poi toccherà anche a lui, ma lui è felice di avere questa opportunità e di essere all’Inter: Lui è felice per mezz’ora o due minuti concessi, lo so perché lui è così”.