3 Aprile 2015

Mancini: “Tutti sono oggetto di valutazione. Vogliamo l’Europa, abbiamo il 60% di possibilità”

Alla vigilia di Inter-Parma, gara valida per la 29° giornata di Serie A, in programma sabato 4 aprile 2015 alle ore 15.00 allo stadio “Giuseppe Meazza“, Roberto Mancini risponde alle domande dei giornalisti presenti al “Centro Sportivo Angelo Moratti” di Appiano Gentile. La conferenza sarà preceduta dalla presentazione del prossimo ritiro a Riscone di Brunico: “Sono felice di ritornare a Brunico, ho passato tanti anni in questo luogo. Credo che sarà la decima volta in cui sarò lì a lavorare. L’ambiente è perfetto e le persone sono gentilissime. Credo che sarà un ritiro bellissimo” – esordisce Mancini, che poi passa a parlare dell’iniziativa ‘Milionidinomi’ – “Credo sia molto importante, porterà tanta gente allo stadio e avremo più pubblico che è la parte importante”.

Tutti i giocatori sono oggetti di valutazione. Il club deciderà il futuro di tutti e dovremo cercare di fare del nostro meglio. I risultati negativi ci sono stati, ma, nonostante ci siano ancora delle cose da migliorare, stiamo diventando una squadra. Vogliamo ottenere risultati nelle ultime dieci partite anche per i tifosi” – afferma Mancini, che ha qualche parola da spendere per Mateo Kovacic – “Lui deve stare tranquillo, gioca nell’Inter e tutti gli vogliono bene. Gli errori ci possono stare, piano migliorerà. Kovacic è dell’Inter e se devo parlare di qualcosa lo faccio con lui. Non mi interessa del suo agente“. Jesus esterno di difesa? “Deciderò domani mattina se schierarlo lì, a Genova ha fatto molto bene. Lui è un buon giocatore e può ancora migliorare. Deve giocare con grinta e concentrazione“.

Il presidente ha chiesto di fare bene, giocando come a Genova ma non possiamo perdere. Dobbiamo fare gol e cercheremo di vincere più gare possibile. Vogliamo l’Europa. Io sono dispiaciuto per i tifosi, per il club e per i giocatori che stanno dando tutto. Conoscevo le difficoltà, ma i risultati arrivano solo con il lavoro. Sono convinto al 100% che tornerà il sereno. Perdere non fa piacere a nessuno, è ovvio” – rivela Mancini. Nelle ultime ore è circolata una voce su Dybala e il tecnico jesino risponde così: “Non conoscevo bene l’argentino, ma è giovana e diventerà un grande attaccante. Non avrebbe difficoltà a giocare con Icardi, ma adesso è al Palermo ed è difficile esprimersi. Comunque l’Inter è un top club e i giocatori che arriveranno, saranno di alto livello“.

Si passa, poi, a parlare dell’avversario di domani e della situazione che sta vivendo: “I tifosi torneranno allo stadio con le vittorie, con la delusione delle sconfitte può starci che non vadano allo stadio. A volte possono venire anche durante i momenti duri, ma noi domani vogliamo vincere. La gara sarà difficile, il Parma non ha nulla da perdere, sono gare come quella contro il Cesena, servirà molta concentrazione. Quando giochi contro squadre che a Milano si difendono, non è facile. Ricordo la partita contro il Torino. Dobbiamo crescere anche in questo, affrontando anche le partite che sembrano più semplici. Mi fa piacere avere la fiducia, ma occorre tempo per avere risultati. Non voglio che si parli del passato, la squadra sta migliorando e i tifosi devono venire allo stadio per divertirsi“.

Mancini parla anche del prossimo mercato e del suo pensiero, secondo alcuni, diverso da quello di Fassone: “Non la pensiamo diversamente. E’ chiaro che i parametri vadano considerati, ma sono convinto che l’Inter sarà una squadra più forte e competitiva l’anno prossimo. Se dovesse arrivare un sacrificio finalizzato alla forza della squadra, lo faremo. Abbiamo anche tanti ragazzi bravi, alcuni si allenano, altri giocano. Avranno le loro occasioni e sono contento. Se meritano di giocare, io non ho problemi a farli esordire“.

Podolski e Ranocchia in Nazionale? “Non ho visto le partite” – sorride Mancini, che poi parla dell’assenza di Icardi di domani – “Stava molto bene, ma ho fiducia in quelli che ci sono. Gli attaccanti devono segnare. L’Inter ha il 60% di possibilità di arrivare in Europa, ma è difficile esprimersi“. In conclusione, riaffiorano anche i ricordi per Mancini nella conferenza di oggi, in merito alla sua prima Inter: “Sono andato a rivedere la rosa della mia prima Inter, c’erano tanti grandi giocatori, avevamo bisogno solo della continuità. Zanetti ora sarebbe ottimo, ma anche Veron. Erano tanti i giocatori forti, anche Stankovic. Hanno fatto la storia dell’Inter negli ultimi anni, ma il passato è passato. Dobbiamo pensare al presente e al futuro“.

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