6 Giugno 2013

Mazzarri si presenta: “Lavoro e fatica, questo voglio vedere a Pinzolo. L’Inter è la prima cosa”

Dopo due settimane dall’ufficialità del suo arrivo, oggi l’Inter ha presentato il suo nuovo allenatore, Walter Mazzarri. In sala stampa, accompagnato dal suo staff e i dirigenti nerazzurri Branca ed Ausilio, ha parlato per circa un’ora. Una conferenza intensa, piena di spunti e ricca di segnali importanti. Ecco tutte le dichiarazioni del mister, raccolte da passioneinter.com:

12 ANNI DI CARRIERA DA PROFESSIONISTA – “La mia carriera? Non conosco segreti, sono stato in questi 12 anni un allenatore che ha basato la propria carriera sul rispetto delle regole. I giocatori sono quelli che mi hanno conosciuto di più e meglio. Sono considerato un tattico, uno che lavora molto. Do sempre un’impronta precisa alle mie squadre. La cosa più importante per me è l’allenamento. Per me l’allenamento è sacro, poi lo dirò anche ai nuovi giocatori che allenerò. Per saltare un allenamento bisogna avere una vera motivazione. Credo di essere un allenatore un po’ accentratore, sono il punto di riferimento dei collaboratori. Ho carattere”.

L’ADDIO AL NAPOLI – “Tengo a precisare che chiudere col Napoli è stata una scelta a sé stante. Era una decisione già maturata l’anno scorso. La società mi propose il rinnovo durante il ritiro estivo ma io rifiutai. Non ho lasciato Napoli per nessun’altra squadra, potevo rimanere fermo come ho detto se non mi fossero arrivate proposte importanti. Ho incontrato il presidente Moratti e mi è piaciuto molto quello che mi ha detto e proposto, così ho accettato l’Inter. Non vorrei sentire la parola tradimento per quanto riguarda la mia esperienza a Napoli, ora andiamo avanti e non ne parliamo più”.

IL LAVORO CHE SI ANDRA’ A FARE – “L’allenatore ha il dovere per il rispetto verso tifosi e la società di far rendere al massimo i giocatori che ha a disposizione. Credo che il valore della rosa attuale dell’Inter sia superiore ai risultati ottenuti sul campo nell’ultima stagione. Devo valutare tutti sul campo. Voglio vedere sopportazione della fatica nei primi giorni di ritiro. Vedrò i giocatori che ho a disposizione e poi deciderò il futuro. Voglio lavorare sull’autostima”.

L’INCONTRO CON MASSIMO MORATTI – “L’incontro con il presidente è stato positivo. Non avevo mai avuto il piacere di parlarci e ho avuto una grande impressione. E’ un signore. L’ho visto molto deciso a prendere un allenatore con le mie caratteristiche, mi ha spiegato perché ha voluto me e credo di essere adatto. L’Inter ha il dovere di tornare ad essere competitiva. I tifosi devono essere orgogliosi di vedere una squadra che non molla mai. Ho visto Moratti molto deciso a prendere un allenatore con le mie caratteristiche. Lui mi ha spiegato perché ha voluto me”.

IL FUTURO STAFF TECNICO – “Baresi rimarrà con me perché è un volto storico di questa gloriosa società, lo tengo con me affinché mi aiuti ad inserirmi nel mondo Inter. Ho portato con me Pondrelli, che è il preparatore atletico sempre stato con me, Frustalupi il mio vice, Bigiani e Papale il preparatore dei portieri. Concina farà l’osservatore, e Claudio Nitti che farà l’osservatore esterno. Con Branca ed Ausilio stiamo valutando altre persone. Giuseppe Santoro infine, mi darà una grossa mano nel contatto con la stampa e dirigenti, era con me anche a Napoli”.

SUL MERCATO – “Sono per il rispetto dei ruoli: la società sa benissimo cosa voglio. Di mercato non parlo con la stampa, lo fa società. C’è un numero sufficiente di giocatori per partire nel modo giusto e la gran parte resterà. Starò molto attento al progresso dei giocatori giovani in prestito”.

SUI POSSIBILI NUOVI SOCI E PINZOLO – “Sottoscrivo quanto detto dal presidente Moratti: a noi interessa che tutto ciò che potrà venire sia essere positivo per l’Inter. Ho prolungato il ritiro perché bisogna lavorare molto. I primi 15 giorni voglio doppio allenamento continuo”.

SU MATEO KOVACIC E LE MOTIVAZIONI – “Kovacic è un ragazzo interessante, giovane, è un talento. Ma finché non alleno i giocatori preferisco non parlarne. L’annata è finita sempre peggio e c’è il rischio che i ragazzi possano risentirne ancora. Bisogna dare un’organizzazione ai giocatori che li faccia sentire sicuri”.

SU MOURINHO – “Mourinho? E’ un grande allenatore importante. C’è stata qualche scaramuccia ma la stima non cambia”.

MAZZARRI HA FIDUCIA? – “Ho sempre ragionato così: la prossima partita può essere quella che mi costa la panchina. L’importante è partire con sicurezze l concetto che deve passare è: qui si pensa solo all’Inter, all’interesse della squadra. L’aspetto personale viene dopo. Sono abbastanza fiducioso perché conosco i miei metodi di lavoro. Per esempio Amoruso era un giocatore finito e con me è stato rigenerato. Bisogna avere fiducia: se si lavora nel modo giusto e se i giocatori sposano e credono in ciò che gli chiediamo si farà bene. Sto cercando di capire il pianeta Inter: mi faccio aiutare da tutti. Quando uno allena 4 anni a Napoli migliora molto”.

L’INTERESSE PER I SUOI EX GIOCATORI – “Quando ho salutato i ragazzi del Napoli mi sono commosso. Gli ho detto che non li avrei chiamati per correttezza verso Benitez”I dirigenti Branca ed Ausilio sanno i giocatori che mi interessano e piacciono. Vedremo se avranno l’opportunità di prenderli”.

SULLE POLEMICHE – “Non ho più parlato degli arbitri negli ultimi anni se non quando mi è stato chiesto. Non sarà un problema questo non ho problemi ad assumere le mie responsabilità. Farò di tutto affinché questa squadra torni ad essere competitiva”.

RANOCCHIA, SAMUEL E I DISCORSI ALLA SQUADRA – “Siamo tutti contenti dell’archiviazione per Ranocchia. Samuel è un giocatore importante. L’8 luglio farò un colloquio con ogni giocatore, sempre per il rispetto delle regole. In quei giorni poi i nostri preparatori faranno tutti i test possibili per partire al meglio per Pinzolo. I giocatori che ci sono adatti al mio gioco. L’anno scorso anno anomalo, la rosa attuale può fare un campionato di livello”.

PUNTI FERMI NELL’INTER? – “Se ho punti fermi nella rosa dell’Inter? Ogni allenatore ne ha, non ve li dico ma li ho”.

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