Moratti: “Nel ’98 la mia Inter perse per una ladrata della Juve”
Le parole dell'ex presidente nerazzurro

Hanno generato non poche polemiche le parole pronunciate dall’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti nel corso dell’intervista rilasciata questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. L’ex numero uno nerazzurro, in particolare, ha fatto riferimento allo scudetto del 1998, a suo giudizio vinto dalla Juventus per via di un’irregolarità.
Questo l’attacco di Moratti: “La Grande Inter di mio padre era un esempio e mi resta nel cuore, era l’equivalente dei Beatles. Unica come quel quartetto che sconvolse un’epoca particolare. Non riuscirei a fare abbinamenti musicali con tutte le altre squadre che poi ho avuto da presidente. Se sono legato anche alle Inter che non hanno vinto? Beh, dipende da cosa s’intende. Quella del Triplete ha fatto la storia, ma sono affezionato anche ai meravigliosi ragazzi del ’98 che non vinsero lo scudetto soltanto per una ‘ladrata’ della Juve”.
PRESIDENTI INTER – “Specialmente Steven ha ottenuto risultati importanti riportando l’Inter in alto e centrando due finali europee. Anche se poi bisogna vincerle… Ogni tanto Thohir si fa vivo, mentre Zhang si scrive con i miei figli”.
LAUTARO – “Capitano vero. Che va a combattere in ogni zona del campo. Un altro bell’esempio di attaccamento. Anche se credo che in finale il giocatore che possa spaccare la partita sia Thuram. Quando parte lui…”.
MAROTTA E AUSILIO – “Meriti? Tanti, perché sono loro che negli ultimi anni hanno messo insieme una squadra fortissima, con 22 elementi di livello malgrado un budget limitato. Però bisogna dire bravo soprattutto a Inzaghi, che ha saputo amalgamare questo gruppo. Abbinare coesione, risultati e bel gioco è una delle cose più difficili”.
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