10 Marzo 2018

Moratti: “Dobbiamo aiutare Suning volendogli bene e cercando di farli innamorare dell’Inter”

Ha parlato anche l'ex presidente nerazzurro a margine della presentazione del volume per i 110 anni dell'Inter

Dopo la grande festa per i 100 anni del club, in quel di Milano c’è stata oggi la presentazione del volume ufficiale per i 110 anni dell’Inter, nella quale ha parlato anche l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti. Queste le sue parole.

“Prima di tutto sono emozionato nel sentire Zanetti e Gianfelice Facchetti per il loro intervento inerente alla realtà, affascinante come la storia dell’Inter. Mi sono sentito orgoglioso di essere vicino a due persone così belle. L’Inter ha un passato meraviglioso, pieno di sogni, di progetti, di una realtà sempre emozionante e bella e ci ha portato poi man mano a realizzarci. Tutti uniti da qualcosa che ci mette in condizione di avere rispetto sì, ma anche complicità, amicizia. Non abbiamo paura di esprimerci perché siamo capiti da chi è qui. Siamo uniti da questo filo chiamato Inter e che uno dice, ma come è solo una squadra di calcio, una distrazione di quel tipo? L’Inter non è né una squadra di calcio, né una distrazione, è un significato della vita vera che noi abbiamo trovato e io l’ho trovato direttamente da ragazzo. Avevo un papà meraviglioso che ci ha fatto questo regalo, lui aveva la capacità di vedere il futuro e di lavorare perché il futuro si realizzasse. Ci ha lasciato questo amore per le cose che faceva e ci ha insegnato questo. E per questo l’Inter è stata una delle cose a cui abbiamo voluto più bene. Sempre rispettando gli altri, sono sempre stato un po’ geloso degli altri presidenti, mi chiedevo quando mi sarebbe capitato di essere alla guida dell’Inter e poi è arrivata l’occasione all’improvviso con Prisco che mi ha chiesto di prendere il club”.

Le dichiarazioni dell’ex presidente Moratti su Suning

“Sempre sento parlare di sofferenza, ma sono stati anni sinceramente fantastici, emozionanti, con la squadra che si inventava sempre una cosa nuova, con un nemico e dei nemici, avversari chiamiamoli, ma anche quello ci riempiva la vita – ha poi proseguito Moratti In quel periodo di difficoltà abbiamo fatto i record di abbonamenti da veri tifosi dell’Inter, ci siamo fermati in quel momento e poi sono arrivate le vittorie degli scudetti e il Triplete. Ma le emozioni le abbiamo vissute soffrendo, ma questo non ci ha mai allontanato dall’essenza dell’Inter. Il suo fascino da donna difficile e viziata, tutto quello che si può sopportare. Per me è stata una grande fortuna, un grande privilegio essere proprietario, presidente, responsabile di questo club. Avevo un tifoso in un momento difficile della partita, gli ho detto che il responsabile ero io, mi sentivo così, mi sentivo responsabile della sofferenza dei tifosi ed è bello sentire le stesse cose, gli stessi sentimenti, come succede adesso. E’ una storia che continua con le sue differenze”.

Infine, su Suning, l’ex patron ha affermato: “Oggi abbiamo una differenza grossa, è una proprietà straniera e in Italia non siamo abituati, ma Suning è coinvolta, vuole fare bene all’Inter, è una strada nuova, dobbiamo aiutarli molto noi. La passione nasce quando ti innamori, non si sa mai quando ci si innamora. Questa passione bisogna farla crescere anche in loro volendogli bene e mettendoli in condizione anche di poter fare degli errori. Voglio fare il mio in bocca al lupo a tutta la famiglia Zhang e dirgli che ci siamo noi ad aiutarli”.

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