31 Gennaio 2015

Murillo:”Per ora sono un giocatore del Granada, ma conosco i nerazzurri sin da bambino”

Piero Ausilio ha fatto l’impossibile per potarlo all’Inter in questa sessione di mercato, ma il trasferimento non si è concretizzato perchè la sua attuale squadra, il Granada, non ha trovato il sostituto ideale. Proprio di Inter e Granada, parla a calciomercato.com, Jeison Murillo:”So benissimo che ci sono delle voci di mercato secondo le quali dovrei trasferirmi all’Inter, ma non credo sarà così, almeno non adesso. Voglio centrare la salvezza con il Granada, poi si vedrà, Fin quando non indosserò la maglia dell’Inter, resto concentrato sulla mia squadra“. Nonostante non sia ancora avvenuto il momento di trasferirsi, Murillo si è ben informato sull’Inter, sua squadra italiana preferita:”Da bambino ho partecipato al progetto Inter Campus in Colombia, dove Cordoba è un idolo e quindi conosco l’Inter sin da piccolo, infatti è la mia squadra preferita italiana. Poi Guarin mi ha parlato bene della squadra nerazzurra e mi piacerebbe giocare con un mio connazionale, ma per adesso basta dire che sarò a breve un giocatore dell’Inter, vedremo in futuro“.

Il mio idolo è Thiago Silva, il miglior difensore al mondo, il più completo e quello a cui i giovani dovrebbero ispirarsi“. afferma Jeison. Passa, poi, a parlare di Messi, che ha fermato in una gara di Liga, e Cristiano Ronaldo:”Quando devi marcare giocatori come loro, ti prepari molto prima della partita. Sono quei giocatori che desideri di marcare tutti i giorni, con loro fai esperienza e marcarli ti aiuta a migliorare. Messi può non fare nulla per tutto il match e poi appare di colpo con la giocata vincente; Ronaldo, invece, ama dialogare con i compagni ed è un giocatore di fisico, devi marcarlo con intelligenza ed essere aiutato dalla squadra“.

In Serie A si gioca un calcio tattico e in difesa si lavora tantissimo, infatti un difensore migliora tanto in questi campionato“. In conclusione, racconta come ha realizzato il suo sogno di diventare calciatore:”Puntavo a diventare un calciatore professionista senza avere un piano B, infatti ho dato molto per riuscirci e ce l’ho fatta grazie a Dio. Ho fatto tanti sforzi, ma non vuol dire che non andavo a scuola e non studiavo. Avevo un obiettivo, un sogno e mi sono impegnato per raggiungerlo“.

Leggi anche: MANCINI:”SPERIAMO DI RECUPERARE QUALCUNO. DOBBIAMO FARE BENE DOMANI. TUTTI STANNO MIGLIORANDO, ANCHE SE…”

Leggi anche: GDS – CON L’ARRIVO DI CASSANO SAREBBE “FANTAINTER”. ECCO COME CAMBIEREBBE LA FORMAZIONE