21 Settembre 2014

PALERMO INTER 1-1 : Kovacic risponde a Vazquez

Palermo Inter 1-1: non basta Kovacic.

Palermo Inter finisce  1-1, al termine di una partita intensa e sempre in equilibrio. L’inizio nerazzurro è un vero shock: non passano che 3 minuti quando Vidic dimostra che errare è umano disimpegnando malissimo e regalando a Vazquez il gol del vantaggio. I nerazzurri si comportan0 come un pugile suonato e faticano ad impostare la manovra con il Palermo ora chiuso in area e sono proprio i rosanero ad avere le occasioni migliori, complice un avversario fin troppo sfilacciato e confusionario. D0po una mezz’ora sostanzialmente inguardabile, segnali di risveglio: è Guarin che prova a dare la carica con un missile dai 25 metri che sfila di poco a lato. Ma è solo una rondine a cui non segue la primavera; pochi minuti dopo è il Palermo a prendere ancora una volta di sorpresa la difesa nerazzurra con Ranocchia che sbroglia all’ultimo. Ma al 42′ ecco il lampo di Mateo Kovacic: uno-due con Osvaldo al limite dell’area e rasoterra di interno destro con i giri giusti che regala il pari all’Inter: un vero colpo da biliardo che dona all’Inter più tranquillità dopo aver rischiato di sbandare. C’è tempo per un gol annullato a Vidic per fuorigioco di Osvaldo ritenuto attivo nell’azione prima che si vada al riposo sull’1-1.

Si riparte col brivido: Juan Jesus quasi infila la sua porta su un disimpegno, Handanovic ci mette una pezza. Pochi minuti dopo altro gol annullato all’Inter e ci sono molti più dubbi del precedente: quando Icardi segna è una questione di millimetri. Primo cambio al 54′: fuori D’Ambrosio e dentro Dodò. Gli spazi aumentano con il Palermo non più in grado di coprire tutto il campo con puntualità e al 59′ sono ancora i millimetri a dividere Guarin, imbeccato benissimo da Osvaldo, dalla deviazione che sarebbe valsa l’1-2. Pochi minuti dopo entrambi gli allenatori cambiano schema: nell’Inter dentro Hernanes per Juan Jesus già ammonito ed è varato il 4-3-1-2 mentre Iachini prova a far alzare il Palermo togliendo Bolzoni, un interditore, in luogo dell’attaccante Belotti. Buona l’idea di Guarin al 67′, che attira su di sè la difesa per poi servire un filtrante in area gli attaccanti, ma i giri non sono perfetti e l’azione si perde. La variazione tattica sembra premiare il Palermo quando Vazquez finalizza una ripartenza cogliendo la traversa e sul proseguio mettendo a lato di pochissimo e non è ancora finita: un minuto dopo se pre Vazquez ha la palla del 2-1 in deviazione volante, solissimo su uno scellerato posizionamento della difesa nerazzurra ma sciupa e manda a lato. Nel ping pong di occasioni se ne procura una Guarin, che raccoglie il cross di Dodò, va all’uno contro uno e scarica il destro sul primo palo con Sorrentino attento che va alla respinta. Gli ultimi 10 minuti sono folate da una parte e dall’altra, con Palacio che rileva Kovacic e fa passare la squadra al 4-3-3 con tutti gli attaccanti a disposizione in campo. I benefici però non arrivano, perchè la manovra è confusa ed Hernanes è davvero impresentabile, con l’uscita di Kovacic le idee sono finite ed è allora il Palermo che prova a chiudere in attacco, senza trovare gloria. E allora l’ultima, enorme, occasione ce l’ha Osvaldo sulla sirena: il colpo di testa a scavalcare il portiere è perfetto, ma ancor di più lo è Sorrentino che salva la partita con un incredibile colpo di reni. E’ tutto, finisce così: un pareggio giusto per quanto visto in campo, con qualche episodio arbitrale da rivedere.

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