21 Gennaio 2012

Ranieri: “Il Derby è storia, adesso la Lazio”

Archiviate le vittorie sul Milan in campionato e sul Genoa in Coppa Italia, è arrivato il momento di pensare alla partita contro la Lazio. Match molto importante perché in caso di vittoria la squadra di Ranieri supererebbe proprio la squadra biancoceleste in classifica. Ecco le dichiarazioni che il mister ha rilasciato poco fa in sala stampa.

DIMENTICARE IL DERBY – E’ un Ranieri che vuole dimenticare subito il Derby: “Sì, è vero, abbiamo fatto molto bene, ma io ragiono in un’altra maniera: adesso dobbiamo dimenticare quanto fatto fino ad ora e pensare alla Lazio che sicuramente ci metterà in difficoltà, molto più rispetto al derby”.

SITUAZIONE SNEIJDER – Si parla soprattutto di Sneijder, il centrocampista è finalmente pronto: “Mi regolerò strada facendo, l’importante è sempre la partita che viene, io cerco sempre di mettere in campo la squadra più competitiva e tutti dovranno darmi il 100%. Sneijder? Gli manca che dopo due mesi ha fatto la prima ora di gioco, è molto convinto, determinato e allegro. Gli mancano solo i minuti, se vi ricordate all’inizio sbagliai schierandolo sempre, invece ha avuto una ricaduta della quale mi sono assunto le responsabilità. Lo recupererò gradualmente. Va dosato nel senso che deve recuperare bene, perché se sta bene fisicamente la partita la paga di meno. Quell’ora e mezza di gioco chi sta bene, recupera durante la notte. Lui invece al momento deve recuperare bene, giocherà quando sarà giusto che giochi e spero che torni il prima possibile il vero Sneijder, così come Forlan, Stankovic e Chivu”. 

MERCATO – Ci sono sempre le domande sul mercato ma il mister non commenta: “Mercato? Farò dei giudici tecnici sui giocatori che saranno dell’Inter, per chi non lo è non lo faccio”. 

SNEIJDER E ALVAREZ INSIEME? – “Sneijder-Alvarez? Vediamo, non escludo nulla. Non fa parte della mia filosofia. I bravi calciatori devono essere messi in campo, la cosa più importante è metterli in campo senza stravolgere l’equilibrio come feci con l’Udinese, e poi abbiamo visto cosa è successo. Vedendo che dobbiamo giocare molte partite, più giocatori ho a disposizione più sono contento. Sono felice per Obi, Faraoni e Poli, per cui sono soddisfatto di questa rosa”. 

ARGOMENTO SCUDETTO – “Scudetto? Il primo bilancio ho detto che l’avrei fatto dopo la partita con la Lazio, abbiamo fatto passi da gigante ma dobbiamo pensare alla Lazio perché sicuramente sarà un avversario molto difficile da affrontare”. 

SITUAZIONE ATTACCANTI – Ma Zarate che fine ha fatto? “Io credo in Zarate, quando l’ho fatto entrare col Genoa era determinato, motivato, che inizialmente ha fatto bene. Non ci sono gerarchie, ci sono i titolari che sono più in forma di altri. Castaignos era più in forma di Zarate, per cui è partito titolare in Coppa Italia. Poi però l’ho schierato, l’atteggiamento mi è piaciuto e voglio vederlo sempre così perché è un campione”. Ranieri afferma anche Pazzini è più in forma di Milito: “Per me Pazzini è più in forma di Milito, e non sono i gol a determinarlo. Pazzini sta giocando bene e fa tanto lavoro per la squadra, e dobbiamo farlo tutti, aiutarci in fase di non possesso palla perché altrimenti diventiamo una squadra normale. E Thiago Motta? E’ un giocatore unico. Se dovessero cederlo mi arrabbierò? Non lo farei davanti a voi, lo farei eventualmente in una stanza. Per noi Thiago è importante, lo sa anche il Presidente. Ci sono 1000 valutazioni da fare, per cui”. 

IL DERBY DI RANIERI – “Lazio per me è un derby? Me l’aspettavo… (ride, ndr). No, non è un derby, la Lazio ha fatto tantissimo fuori casa, in trasferta ha perso solo a Siena e forse ritornavano dalle vacanze, per cui è stata una partita. Poi contro l’Atalanta hanno giocato bene, anche considerando i secondi tempi sono la squadra che ha fatto meglio di tutti. Sarà una sfida difficilissima”. 

BEL GIOCO – “Il bel gioco? Io non voglio fare polemiche, ma vedo tantissime partite e quelle che giocano bene sono poche. Vorrei un po’ di rispetto per chi dice che la squadra avversaria gioca meglio, sono leale, e non costringetemi a diventare come fanno gli altri che cercano l’alibi del campo, del sole. Contro il Milan è stata una partita bellissima, sono italiano e sono fiero di esserlo. Più di 20 anni fa cambiavo sistema di gioco, e ora tutti lo fanno. Io lo facevo col Cagliari, per cui io sono il futuro…”. 

RITORNO AL PASSATO – La conferenza si conclude con una dichiarazione del mister che ci fa ‘ritornare al passato’: “Cos’è per me il bello? Il bello è una cosa che mi piace, e mi piace come ha giocato la squadra. Giocare bene e giocare bello son due cose diverse? Non lo so, per il mio modo di vedere il bello le squadre erano l’Ajax di Cruyff, il Milan di Sacchi e quello di Capello, l’Inter di Herrera, è bello il Barcellona ma quando gioca bene è bello anche il Real Madrid, le squadre di Zeman, la Roma di due anni fa. Si gioca a calcio, in Italia c’è una certa filosofia e non capisco perché rinnegarla, siamo pratici, gli avversari giocano male e son convinto che se i tifosi dell’Inter debbano giudicare la partita contro il Milan risponderanno sicuramente che è stata una bella partita”.