29 Novembre 2019

Slavia Praga-Inter, Pulpit tifoso “d’eccezione” nel settore ospiti. La rabbia dei supporters di casa: “Mi hanno insultato”

Martin Pulpit, ex allenatore ora dirigente-manager. ha assistito al match tra i tifosi nerazzurri in quanto super-fan della squadra

Tra i supporters nerazzurri presenti nel settore ospiti dell’Eden Arena c’era anche lui, e quando è stato ‘scoperto’ non è stato risparmiato dai tifosi di casa. Martin Pulpit, ex allenatore ora dirigente-manager di origine ceca, si era ‘infiltrato’ tra i tifosi dell’Inter arrivati fino a Praga per sostenere la squadra, in quanto super-fan della squadra nerazzurra. E quando è stato intervistato a riguardo, non ha nascosto la verità. Ecco le sue parole, riportate da isport.blesk.cz.

Quando hai deciso di andare allo stadio?
“Immediatamente dopo il sorteggio ero sicuro che sarei andato. Volevo approfittare del fatto che il mio club preferito avrebbe giocato a Praga”.

Avevi già deciso di andare nel settore degli ospiti?
“Sì, lo avevo deciso dall’inizio. Tramite il nostro fanclub ceco, di cui sono membro, avevamo ordinato i biglietti”.

Ti è piaciuta l’atmosfera?
“Penso che sia stata grandiosa. Sono arrivati ​​molti italiani, hanno tifato nel modo giusto, sostenendo la squadra per l’intera partita. Già durante il riscaldamento chiamavano i loro calciatori, che li salutavano immediatamente. Dopo ogni goal i giocatori correvano per festeggiare sotto il nostro settore, condividendo la loro gioia. C’è grande simbiosi tra giocatori e tifosi”.

Hai festeggiato anche tu?
“Certo, le mani sono volate in alto. Sono un fan dell’Inter e voglio che finalmente riesca a vincere qualcosa. Lo sta aspettando da molto tempo”.

Alcuni fan dello Slavia hanno storto il naso sui social network perché non hanno apprezzato la tua decisione.
“Sapevo che a loro non sarebbe piaciuta molto la cosa, l’ho sentito sul tram mentre tornavo dallo stadio”.

Cosa è successo?
“Mi hanno fatto insultato, hanno imprecato. Uno era aggressivo, ma io, a differenza di altri tifosi, ho la coscienza pulita. Sostengo fedelmente i miei club, sono andato in Boemia quando lo Slavia giocava in terza categoria, sono andato in Italia nel momento in cui l’Inter era al decimo posto. Dubito che l’Eden sarebbe stato esaurito se lo Slavia fosse stato quinto o ottavo in campionato. È facile fare i tifosi quando il club prospera. Ma prima, quando non ci sono stati tali successi, penso che alcuni non fossero nemmeno mai andati all’Eden”.

Come giudichi l’incontro?
“Sicuramente una vittoria meritata per l’Inter, anche se, soprattutto nel primo tempo, lo Slavia è stato migliore in alcune situazioni. Era più precisa nell’uscita in palleggio, ci sono state situazioni potenzialmente interessanti ma c’era una differenza nella velocità di scorrimento del pallone, nelle combinazioni e nella precisione dell’ultimo passaggio. Questi fattori sono solitamente dalla parte delle squadre dell’Europa occidentale”.

L’Inter ha fatto tesoro degli errori commessi nella gara di andata?
“L’Inter è all’inizio del percorso. Ha vinto quasi tutte le partite nel campionato italiano, è fantastico. L’ultima l’ha vinta a Torino su un terreno difficile per 0-3 e ha mostrato prestazioni eccellenti. Lo Slavia, forse, avrebbe dovuto prepararsi meglio. Lukaku, è un giocatore eccezionale, che segna regolarmente. Pensavo che lo Slavia avrebbe iniziato in modo più difensivo, scommettendo su Takac. Stanciu non mi è piaciuto molto. Il migliore dello Slavia per me è stato Ševčík, è stato grandioso”.

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