13 Dicembre 2013

Walter Mazzarri tra presente e futuro: “Per domenica ho la coscienza a posto”

È un Walter Mazzarri a tutto tondo quello che ha parlato, ai microfoni del Corriere della Sera, del suo passato napoletano e del suo futuro in nerazzurro senza però dimenticare i due potenziali campioni che allena e quello che ha allenato in passato.

Il tecnico toscano domenica tornerà al San Paolo per la prima volta da avversario, dopo che per quattro anni è stato alla guida del Napoli. Queste le sue considerazioni: “I tifosi delle squadre che ho allenato mi hanno sempre voluto bene. Poi l’amore può trasformarsi in odio, questo può succedere quando due si lasciano. Per domenica per me non c’è nessun problema perchè ho sempre presentato fatto e non solo parole, per questo ho la coscienza a posto.

Del suo periodo in azzurro ricorda con orgoglio alcuni giocatori, sconosciuti appena arrivati ma che in poco tempo sono diventati beniamini dei tifosi: “Zuniga, veniva dal Siena e all’inizio il San Paolo lo fischiava, come faceva con Paolo Cannavaro, che poi è diventato il capitano. Poi un discorso a parte va fatto per Cavani e Lavezzi. Guardate da dove venivano e guardate dove sono adesso. Questi sono i risultati che mi fanno capire che in quei quattro anni sono state fatte cose straordinarie“.

Mazzarri parla poi della sua attuale avventura sulla panchina dell’Inter…: Quando ho firmato con l’Inter non pensavo nemmeno al cambio societario. Quando ho incontrato il Presidente Moratti avevo solamente voglia di allenare questa squadra e credo di avergli detto solo di avvertirmi quando ci fosse stato qualche cambiamento. Il mio dovere è solo quello di portare più in alto possibile questa squadra“.

…e dei due giovani talenti che ha disposizione, Kovacic IcardiKovacic ha indubbiamente grandi qualità e credo che siamo tutti innamorati di come conduce la palla. È un potenziale campione e giorno dopo giorno gli spiego ciò che deve fare e se capisce tutto ciò diventerà un campione. Per quanto riguarda Icardi, invece, ho chiesto a Zanetti, Cambiasso, Samuel e Milito di spiegargli quanti sacrifici hanno fatto per diventare dei campioni. Se capirà, anche lui diventerà un campione“.

WM non dimentica un campione che ha allenato in passato e quel rapporto complicato che li legava: Cassano l’ho avuto per due anni e credo che con me abbia fatto due grandi stagioni, credo le migliori della sua carriera. Penso al calcio 24 ore al giorno ed in particolare penso a come far rendere al massimo i miei giocatori. Non smetto mai di parlare con loro, chiedete a Lavezzi, ho passato più tempo con lui che con mio figlio. Questo è il mio lavoro ed è il mio chiodo fisso”.

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