Zenga: “Mancini allena l’Inter ma non è interista. Il mio momento? Arriverà ma…”
walter zenga
walter zenga
Walter Zenga, storico ed indimenticabile ex nerazzurro, ha espresso la sua opinione sul ritorno di Mancini, ha parlato di passato, presente e futuro, ha ricordato episodi significativi ed altro ancora.
“Sono stato molto vicino all’Inter prima dell’arrivo di Mancini, poi hanno scelto lui perché è molto bravo ed hanno fatto bene. Nel momento in cui le cose non girano, mancava la coesione giusta. All’Inter mancava l’interismo, ma non è che Mancini sia interista, lui ha allenato l’Inter, che è diverso. Il mio momento? Non è importante quando arriverà” ha esordito così l’ex portiere nerazzurro, ospite di Radio Deejay.
Il tuffo nel passato, tra brutti e bei ricordi, non è mancato: “Tutti parlano del gol che ho subito da Hateley, ma nessuno si ricorda delle parate che ho fatto in quella partita. Anche con Caniggia, non è vero che abbiamo perso per colpa mia. Ci furono supplementari e rigori ed è lì che poi perdemmo la partita”.
Un appunto sul suo unico limite da portiere: “Tutti i portieri hanno dei difetti. Ho sempre combattuto l’espressione “è forte tra i pali” e mi ricordo che all’Inter cambiarono la regola del passaggio indietro ed ho dovuto adattarmi in un periodo non facile quando avevo già 32 anni. Abbiamo fatto un derby in cui abbiamo fatto diventare matti tutti quanti quando Bergomi arrivava a metà campo e poi mi ripassava la palla indietro ed io la bloccavo con le mani. Eravamo tutti nati in quel club e ci capivamo al volo”.
Su Trapattoni: “Con lui vincemmo lo scudetto grazie alla mossa tattica che fece, mettendo Matteoli come regista davanti alla difesa“.
Quanto al presente, Zenga ha parlato di Allegri e di quanto sia riuscito positivamente a sorprenderlo: “Mi ha piacevolmente sorpreso. All’inizio non credevo che potesse fare così bene, non ha stravolto nulla, ha portato delle sue idee ed ha raggiunto un ottimo livello“.
Secondo quanto raccolto dai colleghi di fcinter1908, l’ex nerazzurro, ha detto la sua anche a proposito di Kovacic: “Sta migliorando molto, arriverà a giocare come vuole Mancini”.
Sul futuro: “Sono stato fermo un po’, ho avuto diverse chance per tornare in Italia ma è stata la classica scelta di vita. Ho preferito la qualità della vita, far crescere bene i miei figli. Fra poco comunque tornerò a lavorare in un club“.
Chiosa finale sui tifosi: “Il fatto che mi conoscano persone in tutto il mondo è una cosa fantastica“.