17 Marzo 2020

L’Aiac attacca il Brescia: “Convocati gli staff di Grosso e Corini. Stanno violando le disposizioni!”

A firma del presidente Renzo Ulivieri, un duro comunicato contro il club di Cellino

Una scelta sicuramente strana e scellerata quella adottata dal Brescia che, nonostante la sospensione di tutte le attività della prima squadra sino al 28 marzo, ha convocato ufficialmente per domattina alle 9.00 sul campo di allenamento di Torbole Casaglia i collaboratori tecnici, i preparatori e gli osservatori facenti parte degli staff di Fabio Grosso e di Eugenio Corini, già esonerati nel corso della stagione. Una comunicazione che ha suscitato l’ira dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio che, a firma del presidente Renzo Ulivieri, ha diramato una nota ufficiale indirizzata al club di Massimo Cellino.

L’ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLENATORI CALCIO vuole oggi denunciare la grave ed irresponsabile condotta posta in atto dalla società Brescia Calcio S.p.A. nei confronti degli allenatori e preparatori atletici in precedenza esonerati.

Nonostante emerga dal sito ufficiale del Club la “sospensione di tutte le attività della Prima Squadra fino al giorno 28 marzo compreso”, il Brescia Calcio S.p.A. ha inspiegabilmente richiamato e convocato per domani mattina alle ore 9.00 al campo di allenamento di Torbole Casaglia i collaboratori tecnici, i preparatori e gli osservatori facenti parte degli staff di Mr. Fabio Grosso e di Mr. Eugenio Corini, già esonerati nel corso della stagione dal rendere le loro prestazioni.

Tale convocazione appare del tutto illegittima e strumentale, nonché contraria al buon senso, alla correttezza e alla buona fede nell’esecuzione del contratto, tenuto conto della gravità della situazione che sta interessando proprio in questi giorni la provincia bresciana e considerata l’attuale sospensione degli allenamenti della prima squadra, in ferie sino al 28 marzo.

La richiesta appare, inoltre, violativa delle disposizioni del DPCM del giorno 11/03/2020, come integrato dalla precedente normativa emergenziale, oltre che della normativa sulla sicurezza nei posti di lavoro ed espone i lavoratori ad inutili e gravi rischi per la salute propria e degli altri.

L’AIAC stigmatizza e censura fermamente l’iniziativa del Club ed è accanto ai propri associati, preannunciando fin d’ora l’intenzione di intraprendere ogni iniziativa e denuncia alle autorità sportive e di sicurezza nazionale a fronte di una condotta che andrà valutata anche sotto il profilo dell’eventuale rilevanza penale.

Si consiglia ai propri associati di rimanere ciascuno nelle proprie abitazioni finché non lo consentiranno il contesto normativo e le condizioni igienico-sanitarie ivi prescritte.

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