4 Ottobre 2018

Ranucci (Report): “Non ci sono dirigenti della Juve coinvolti. Marotta? E’ andato via in modo strano”

In attesa della puntata dedicata alla Juventus, ecco di cosa si parlerà

Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha parlato a Il Romanista della puntata che andrà in onda il 22 ottobre sull’inchiesta Alto Piemonte in cui è coinvolta anche la Juventus. Ecco le sue parole: “Partiamo da una premessa. Non ci sono dirigenti della Juventus indagati ma quello che emerge dall’inchiesta è un contatto diretto tra i manager bianconeri e i Dominello, famiglia accusata di avere dei legami con la ‘ndrangheta. La questione del bagarinaggio e degli affari con i biglietti dello stadio presenta un connubio chiaro tra certi personaggi, tra persone indagate, dirigenti e anche calciatori della Juve.Vi posso assicurare che da questa storia emerge un quadro impressionante di rapporti della dirigenza con i tifosi, un connubio spaventoso tra la società e una parte di supporters bianconeri. La vittima di questa storia è il calcio. Sono vittime anche i tifosi per bene. Non si tratta di un’inchiesta contro il calcio ma di un atto d’amore per questo fantastico sport e per i tifosi per bene. Quello che emergerà è un problema etico della gestione del calcio al di là dell’aspetto giudiziario. Fa impressione il quadro complessivo che riguarda una società come la Juventus. Quanto andrà in onda il 22 ottobre potrebbe interessare la giustizia sportiva”.

“Non sono in grado di dire se siano legate alla vicenda. L’anomalia è il modo in cui sono arrivate queste dimissioni. Non è nello stile Juventus chiudere con un dirigente così importante che ha contribuito a tanti successi. Nessuna conferenza e, a parte il diretto interessato, nessuno ha detto nulla in merito alla separazione dopo tante stagioni di vittorie. È strano come Marotta è andato via. Non è nello stile della Juve. Ci sono voluti tanti mesi, si tratta di un lavoro di paziente ricerca di personaggi, situazioni, testimonianze. Sono stato accusato di averlo fatto perché si tratta della Juventus poiché io sono romanista. Non ho mai nascosto la mia fede giallorossa. Ma chi ha realizzato l’inchiesta è Federico Ruffo, e lui è juventino».