13 Dicembre 2019

A tutto Dalbert: “Inter, non sei imbattibile. Esultare se segno? Assolutamente sì”

L'ex terzino nerazzurro: "Ha deciso l'allenatore, io avrei voluto giocare di più"

In vista di Fiorentina-Inter di domenica sera, ai microfoni del Corriere dello Sport ha parlato Henrique Dalbert, ex terzino nerazzurro ora alla Viola, alla quale è sbarcato in uno scambio con Cristiano Biraghi, che ha fatto invece il percorso inverso. Ecco le sue parole.

Inter prima in classifica – “Così è la vita. Ha deciso l’allenatore ed io volevo ritagliarmi maggiore spazio. E l’esperienza alla Fiorentina è stata la scelta migliore che potessi fare”.
Crollo della Fiorentina –  “No, e come me sono rimasti sorpresi tutti. È una situazione difficile, ma siamo pronti ad uscirne. Stiamo lavorando per sancire quello che è il bene di tutti, il ritorno alla vittoria. Io, per esempio, sono arrabbiatissimo: dobbiamo far convergere questo nostro sentire comune sul campo”.
7 su 7 in trasferta per l’Inter – “Non esiste la squadra invincibile, pur avendo l’Inter un organico di assoluta qualità”.
Inter eliminata dalla Champions League – “Saranno arrabbiatissimi, ma le nostre motivazioni non sono affatto da sottovalutare. Alcune loro certezze, con l’eliminazione dalla massima competizione europea, saranno venute meno, ma non per questo potremo sottovalutare niente. Di contro, noi di motivi per fare bene ne abbiamo uno più di mille”.
Valore aggiunto dell’Inter?  – “Sono primi in classifica e non a caso. Lautaro, incontenibile, e Lukaku sono fenomeni veri, di quelli capaci di dare fastidio con un solo movimento. Toccherà anche a me cercare di contenerli. Attenzione poi a non trascurare Brozovic, che conosco molto bene e pure lui può fare la differenza”.
Scontro a distanza con Biraghi – “Io non la vivo affatto come una battaglia. Ho visto Biraghi giocare più volte, dalla passata stagione quando ci siamo affrontati da avversari a questa, che sta vivendo in nerazzurro. Ha qualità e ciascuno di noi cerca il meglio per la sua squadra”.
Ribery – “È un giocatore importantissimo, sotto il profilo dell’esperienza e della qualità. Mi ha aiutato fin dall’inizio, e adesso che è infortunato tocca a noi”.
Chiesa – “Ha qualità che pochi hanno. Anche i campioni possono incappare in qualche parentesi poco fruttuosa, ma io sono convinto che là davanti lui continui a fare la differenza”.
Nazionale – “Onestamente speravo di conquistarmela qui in Italia, già con l’Inter. Però ho giocato troppo poco in nerazzurro. Se farò bene qui, con la Fiorentina, potrò provare a coronare questo sogno”.
Esultanza in caso di gol – “Assolutamente sì. È questione di rispetto, nei confronti della Fiorentina che ha creduto in me e della tifoseria, che mi ha sempre sostenuto”.
Fermare le partite per razzismo – “Vi dico che è stato un momento triste, quei cori ti toccano, non se ne vanno via tanto facilmente. Diecimila euro di multa? Io credo che la strada da seguire sarebbe piuttosto quella tracciata in Inghilterra, che ha vissuto direttamente coinvolto il mio amico Fred.

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