21 Aprile 2018

Chievo-Inter, la conferenza di Spalletti: “Vogliamo dare una gioia ai tifosi, non siamo inferiori a Roma e Lazio”

Il tecnico nerazzurro incontrerà i giornalisti nella sala stampa del Centro Sportivo Suning

Dopo il roboante successo sul Cagliari, l’Inter domenica sarà impegnata nella trasferta di Verona contro il Chievo, alle ore 15 nel match valido per la 34esima giornata della Serie A 2017/2018.

Al centro sportivo Suning di Appiano Gentile si svolgerà la consueta conferenza stampa di Luciano Spalletti. La squadra del tecnico toscano è chiamata a rispondere alla Roma, impegnata contro la Spal e alla Lazio, che farà visita alla Sampdoria.

L’evidenza dell’ultima partita è il riassunto di come sta lavorando la squadra, è in un momento di salute dove deve assolutamente metterci qualcosa di più proprio per il periodo che stiamo attraversando però è tutto sotto controllo, tutto a posto. Insidie? Insidie di tutte le partite, per il momento del campionato, per la classifica che ha il Chievo, sono una squadra che sa gestire queste difficoltà di classifica e hanno giocatori che conoscono i comportamenti che ci vogliono. Loro hanno bisogno di fare altri punti, prima li faranno e saranno più tranquilli. C’è da aspettare una squadra che lotterà e sa cosa fare. Assenza Gagliardini? Cambiamento tattico direi di no, abbiamo aggiustato qualcosa in questo campionato e i giocatori che possono vestire questo ruolo ce ne sono, Candreva ad esempio, Vecino ieri si è allenato molto bene, ci dispiace per Gagliardini ma le soluzioni ci sono”.

“Conosciamo i nostri numeri, i nostri pregi e i nostri difetti, ora dobbiamo puntare al di là. Niente in questo momento è procrastinabile. Qualsiasi problema si incontri lo si deve risolvere nella partita stessa. Bisogna portare tutte le qualità che servono per essere campioni e raggiungere risultati importanti”.

GAGLIARDINI – “Credo che vista l’integrità fisica e la qualità del nostro staff medico penso sia possibile rivedere Gagliardini in campo anche prima della fine del campionato. Noi però abbiamo molti giocatori che possono recitare quel ruolo”.

RAFINHA E VECINO – “Rafinha ha giocato diverse partite. Quando viene in allenamento vuole stare col gruppo e vuol far tutto. Ieri sera Vecino sono andato a metterlo a letto e stava benissimo. Può giocare dall’inizio”.

COMPETIZIONE CON LE ROMANE – “Questa partita sembra simile a quella dell’andata. Noi siamo a posto, non dobbiamo fasciarci troppo la testa. So che l’Inter non ha niente in meno alle romane, un punto, quello sì. Abbiamo un punto in meno a loro. La qualità in più è che siamo l’Inter dal nostro punto di vista”.

MENTALITÀ – “Io penso che ci sia la possibilità di rifare una buona partita. Dobbiamo fare la corsa in più, lo strappo in più. Avere un atteggiamento di disponibilità per il compagno: tutte qualità che servono in partita. Questo può apportare un vantaggio a quelle che sono state le nostre carenze in questo campionato. La squadra è pronta a tutto e sappiamo come far quadrare i conti all’interno della partita”.

BROZOVIC – “Brozovic è un calciatore di personalità, perché si prende la responsabilità delle giocate. In altri momenti non ha avuto la forza caratteriale di sostenere le sue giocate o questa qualità che esibisce anche in un singolo passaggio, perché lui ha un modo suo di toccare e gestire palla. Credo che abbia trovato il suo equilibrio per dare il suo contributo all’interno della squadra”.

OBIETTIVO – “Le prove che si fanno hanno bisogno di tempo di maturazione. Non è stato tutto sbagliato quello che abbiamo scelto di fare, secondo me in generale è andata abbastanza bene. Siamo dove volevamo essere dall’inizio: volevamo avere l’opportunità di lottare fino in fondo per la Champions e siamo lì. Poi è chiaro che dobbiamo essere sempre molto esigenti per il nostro modo di lavorare e avere la disponibilità di saper riconoscere i propri errori. Meglio pensare solo alla partita successiva e non alla classifica. La partita più importante per il nostro campionato è quella di domani e dobbiamo fare così”.

SOCIETÀ – “La società è presente a quasi tutti gli allenamenti. Si lavora sempre per migliorare, la società avrà fatto le sue scelte per andare in questa direzione, ha comprato giocatori, quelli che sono qui hanno sempre lavorato in maniera seria e professionale e questo vuol dire molto, abbiamo avuto una società sempre presente, disponibilità di chi lavora a migliorare le cose per i nostri calciatori, loro hanno avuto il rispetto e la serietà professionale di venire sempre ad allenarsi per portare qualcosa in più alla causa, c’è un insieme di cose che ha determinato questo miglioramento. Quello che è fondamentale è arrivare in fondo all’anno e non dover ricominciare. Io penso che le scelte che dovrà fare la società saranno più semplici al termine di questa stagione, ci sono segnali belli su cui poggiarci sopra”.

EQUILIBRIO – “Hanno segnato altri calciatori e va bene, siamo più equilibrati tutti nel fare sia la fase offensiva che difensiva, c’è uno zoccolo duro”.

AMBIENTE – “Mai avuto grossi problemi con l’ambiente dove sono andato ad allenare, sono uno come tanti che va a fare il proprio lavoro, studiando sempre soluzioni nuove, per portare contributo alla società, squadra e calciatori stessi. Io sono contento se in questo momento Brozovic è convinto di poter dare il suo massimo, perché ha ancora delle potenzialità. Di conseguenza è quello l’obiettivo di poter riuscire a mettere gli altri nelle condizioni di poter fare bene”.

CONTRATTI – “Nessuno è in scadenza di contratto e questo fa capire il lavoro della società. Miranda è un difensore fortissimo, è il centrale della nazionale brasiliana e questo spiega chi è e come collocare il calciatore. Uno dei più forti nel palcoscenico mondiale, ha anche personalità. S’è visto anche contro l’Atalanta negli uno contro uno quanto si è dato da fare”.

FUTURO – “Il lavoro dell’Inter, in generale, sarà agevolato in funzione delle scelte future da fare. Non soltanto di qualità di calciatori anche se spesso si analizza quello, ma proprio come crescita di centro sportivo, prospettive future, di modo di lavorare in un calcio che corre veloce. Sono convinto che ci saranno possibilità importanti al di là del fatto se arrivi in Champions anche se arrivandoci si guadagna più soldi da investire. Non è la soluzione di tutto ma aiutano. Vogliamo andarci per dare una gioia ai nostri tifosi. Vedrete cosa ci ridaranno i nostri tifosi se arriviamo in Champions alla fine. Vedrete come ricambieranno il nostro risultato”.

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