11 Settembre 2019

Semicoperto, flessibile, moderno e pensato “per incutere timore” agli ospiti: ecco come sarà il nuovo stadio

Demolire il vecchio San Siro costerà 45 milioni, 605 il tetto massimo per il nuovo

C’è tempo sino al 23 settembre per la presentazione dei quattro progetti per il nuovo stadio di Milano: dopodiché, due di questi rimarranno in gara, mentre gli altri due verranno stracciati. Intanto, qualche indicazione su come dovrà essere, questo impianto, si comincia ad averla, e la dà oggi il Corriere della Sera: flessibilità, dinamicità, modernità. Queste sono le parole d’ordine per gli aspiranti costruttori, anche se – in qualche modo – comincia già a farsi strada la possibilità che sia Popoulos, alla fine, a costruirlo: il colosso internazionale delle arene sportive (ha costruito il nuovo Wembley ed il nuovo stadio del Tottenham) è da mesi in contatto con Inter e Milan per definire tutti gli aspetti architettonici che il nuovo impianto dovrà rispettare.

STADIO “FLESSIBILE” – Vediamone alcuni, allora: anzitutto – come si diceva – la flessibilità: il nuovo stadio dovrà essere in grado di adattarsi a tutte le esigenze cui verrà posto di fronte. Questo significa che dovrà essere in grado di modellare la propria capienza da 60 mila a 55 mila posti (e viceversa) a seconda della competizione. Lo stesso discorso vale per i posti premium: i quali saranno 12.500 per i derby, per poi scendere a 10.300 in occasione delle partite importanti (quelle, cioè, contro una delle prime sei squadre in classifica) e scendere ancora a 8 mila posti in occasione di tutte le altre partite. Il nuovo San Siro, poi, dovrà essere in grado di modificare capienza e posti premium anche a seconda del tipo di manifestazione: questo significa anche concerti dal vivo, cerimonie (come quella possibile d’apertura delle Olimpiadi Milano-Cortina). In ultimo, lo stesso discorso vale anche per i megastore, cui è richiesta una conversione rapida dato il ritmo con cui lo stadio verrà utilizzato (come adesso o addirittura superiore).

INCUTERA’ TIMORE – Dopodiché, in un mondo mediatico in cui l’immagine è tutto, anche l’aspetto farà la sua parte: detto dei 60 mila posti circa di capienza, l’impianto sarà semicoperto per non andare fuori budget (il costo massimo previsto è di 605 milioni, cui si aggiungono i 45 per la demolizione del vecchio Meazza: in totale 650). Grande importanza sarà data agli ingressi – specie quelli vip, per garantire massima visibilità – e allo stile che dovrà richiamare le zone più all’avanguardia di Milano, come Porta Nuova. Qualche spigolatura interessante, invece, arriva dall’aspetto sonoro: poco rumore fuori dall’impianto (e questo grazie all’interramento e alle chiusure laterali) ma, in compenso, grande rumore negli spogliatoi riservati agli ospiti: l’intento, in linea di principio, dovrebbe essere quello di incutere timore e pressione agli avversari.

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