15 Gennaio 2014

L’Inter prepara il dossier: solo 2 rigori concessi in 15 mesi

L’Inter è arrivata nuovamente al limite della sopportazione per il comportamento che la classe arbitrale sta tenendo nei suoi confronti ed è determinata a preparare un dossier con tutti gli episodi che hanno danneggiato la squadra di Mazzarri.

Secondo quanto si legge dalle colonne di Tuttosport, dal 3 novembre 2012, quando Milito trasformò il rigore del momentaneo pareggio contro la Juventus a Torino (gara poi vinta dai nerazzurri 1-3), la squadra nerazzurra ha avuto a suo favore solamente due tiri dal dischetto, entrambi  nel maggio del 2013 (contro Napoli e Lazio, calciati da Alvarez, uno realizzato e uno sbagliato); da quel momento sono state disputate  21 partite di campionato, 19 del girone d?andata di questo ?13-14. Mentre nelle prime giornate erano capitati errori catalogabili nella categoria del “ci può stare”, dal mese di dicembre la società di Corso Vittorio Emanuele ritiene di essere stata danneggiata in maniera evidente.

Sono sei i rigori non concessi all’Inter secondo quanto riportato dal quotidiano piemontese: fallo su Alvarez contro il Parma, su Palacio contro Napoli e Milan, su Rolando contro la Lazio e su Botta contro il Chievo; oltre a quello subito da Milito in Coppa Italia contro l’Udinese. Episodi determinanti ai quali società nerazzurra aggiunge il gol non convalidato a Nagatomo contro i veronesi e un paio di mancate espulsioni durante il campionato (Lichsteiner in Inter-Juve, con lo svizzero tolto poi da Conte all’intervallo, e Dias in Lazio-Inter di inizio 2014), senza parlare del rigore fischiato alla Roma sul punteggio di 1-0 per i giallorossi per fallo di Pereira su Gervinho, fallo che in realtà era stato commesso fuori area o la punizione concessa al Torino nei minuti di recupero sul 3-2 per l’Inter per un intervento ritenuto non falloso di Wallace.

Insomma sono molti gli episodi che hanno visto l’Inter essere pesantemente danneggiata in questo girone d’andata e la società nerazzurra è stanca del trattamento che la classe arbitrale sta riservando alla Beneamata.