24 Ottobre 2019

ESCLUSIVA – Bergomi: ”Una bella vittoria, brava Inter! Lukaku va aspettato, Lautaro mi ha convinto. E sul quasi record di Esposito…”

L'ex capitano nerazzurro si è concesso in esclusiva ai microfoni di Passioneinter.com all'indomani del successo dell'Inter di Conte per 2-0 sul Borussia Dortmund

Una grande prova di forza dell’Inter di Antonio Conte che ieri sera a San Siro ha battuto per 2-0 il Borussia Dortmund, riaprendo così ogni discorso qualificazione nel girone F di Champions League. Da Lautaro all’esordio in Champions League quasi da record di Esposito, passando per la delusione Lukaku e l’ascesa di de Vrij. Tanti i temi e gli spunti offerti dal match, e noi di Passioneinter.com ne abbiamo parlato con Giuseppe Bergomi, ex capitano dell’Inter e opinionista Sky Sport, che si è concesso in esclusiva ai nostri microfoni.

Beppe, un’importantissima vittoria da grande squadra. Ora il discorso qualificazione è riaperto, il cammino europeo prende decisamente un’altra piega

“L’Inter doveva vincerla questa partita, l’ha vinta sicuramente con merito. La squadra continua il suo percorso, è una squadra solida che sa quello che vuole in campo e che rispecchia benissimo il proprio allenatore. Ha sfruttato le debolezze di una squadra che ha problemi come il Borussia dove ci sono diverse problematiche tra allenatori, squadra e tifosi. Quando ci sono questi problemi le cose non funzionano bene. L’Inter è entrata bene in campo e ha condotto una partita seria dopo averla preparata bene. Una bella vittoria, che ci voleva ma è dall’inizio che l’Inter sta facendo bene. Le due sconfitte contro Barcellona e Juventus ci possono stare, la squadra è sempre stata in partita. Questa cosa è da sottolineare: la squadra ha una tenuta mentale molto buona e questo le permette di fare sempre le gare”.

Dopo Sassuolo-Inter hai detto che Lautaro ti ha finalmente convinto in pieno. E ieri ci ha messo ancora una volta la sua firma, peccato poi per quel rigore che per fortuna non ha inciso sul risultato finale

”Sai perché ho detto quella cosa lì dopo Sassuolo-Inter? Perché quando l’anno scorso giocava da solo lì davanti dicevo: ‘Si è bravo ma non ha la velocità per andare in profondità. Salta bene di testa sì, ma non ha un grande fisico”. Aveva bisogno di un giocatore come Lukaku che gli aprisse gli spazi. Lui gli gira attorno e questo lo ha fatto crescere e lui sta tirando fuori le proprie qualità. E’ uno che sa giocare a calcio, non avevo dubbi su questo. Avevo altri dubbi su altre cose ma adesso me li ha sciolti tutto. Conte gli sta dando la possibilità giusta per far emergere tutto il suo talento”

Hai parlato di Lukaku, forse è l’unica nota negativa della serata. Perché non è ancora decisivo in Champions League?  Cosa c’è che non va?

”Mi ricordo la prima Inter di Roberto Mancini, dove c’era grande fisicità e con quella domini in Italia, fa la differenza. In Europa cambia, le squadre avversarie vengono e giocano e sono anche ben piazzate fisicamente. Non ho fretta nel dare giudizi su Lukaku, gol li ha fatti. A me piace, lo so che esteticamente non è il massimo. Ma non dobbiamo pensare di aver preso un giocatore che controlla bene sempre il pallone e che gioca di fino, ci sbagliamo. E’ un giocatore generoso, che apre spazi. Ha bisogno che la squadra arrivi sul fondo e crossi, come successo nel derby. Diamogli tempo”.

Al suo posto Conte ha lanciato con coraggio in campo Esposito. Ha spinto tanto per trattenerlo a Milano e ieri abbiamo capito perché. Per qualche giorno non ha battuto il tuo record, siamo davanti ad un predestinato?

“Lo conosco perché seguo tanto il calcio giovanile. Conosco le sue potenzialità, me ne parla sempre bene Samaden. L’Inter lavora benissimo, è solo avere il tempo di farli esordire questi ragazzi. E’ toccato a lui e sono davvero felice. Bella struttura, bel fisico. ha fatto bene. Quando si è giovani hai la spensieratezza giusta, la voglia di stupire. Mi è piaciuto il suo atteggiamento. Penso che possa fare bene e Conte ha fatto benissimo”

Beppe, l’ultima domanda sulla difesa e sulla prestazione gigantesca di de Vrij. E’ sempre di più al centro della manovra, ora fa anche il vice-Brozovic…

”L’unico che gioca nel suo ruolo. Non è una critica a Conte o agli altri, ma lui giocava a 3 nella Lazio e giocava in quella posizione centrale. E’ arrivato all’Inter, l’anno scorso giocava a 4 ma ora nella difesa a 3 è perfetto. Gli altri due stanno portando avanti un percorso di adattamento. Godin è abituato a giocare centrale, lo stesso Skriniar. Cambia tutto”.

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