9 Settembre 2019

Finlandia-Italia: cresce Barella, Sensi bello a metà: i voti dei due nerazzurri

I giudizi dei tre maggiori quotidiani sulle prestazioni dei due centrocampisti dell'Inter

E’ arrivata un’altra vittoria per l’Italia di Roberto Mancini guidata, in mezzo al campo, da Jorginho e dai due centrocampisti dell’Inter di Antonio Conte: Stefano Sensi e Nicolò Barella, pronti ora a tornare con il club nerazzurro.

NICOLO’ BARELLA: ha aumentato i giri del suo gioco e, dopo una sfida non particolarmente esaltante con l’Armenia, è tornato ad essere una certezza per Roberto Mancini. L’ex giocatore del Cagliari è anche bravo a guadagnarsi il calcio di rigore che varrà la vittoria.

Corriere dello Sport 7Secondo tempo spaventoso. Alza il ritmo, migliora il palleggio e diventa decisivo sul rigore, anche se farlocco, che si procura per il tocco di mano di Vaisanen.

Tuttosport 6Non ha ancora il dinamismo che gli conosciamo, ma tiene la posizione e si procura il rigore.

Gazzetta dello Sport 6,5Jekyll fino a fine primo tempo,come in Armenia, poi Hyde: si procura punizione e rigore, trascina i suoi, ritorna il “vecchio” Barella.

STEFANO SENSI: Una prestazione dai due volti per il centrocampista azzurro, bravo a creare diverse occasioni nel primo tempo. Nella ripresa però, l’ex Sassuolo perde un paio di palloni sanguinosi ed è lui a commettere il fallo da rigore su Pukki.

Corriere dello Sport 6Gioca al posto di Verratti ma non è Verratti. Organizza meno, rifinisce e conclude di più. La parata prodezza di Hradecky arriva sulla sua mezza rovesciata. Si inserisce di continuo, con tecnica eccellente e tempi perfetti. La sua partita è davvero bella, ma il doppio errore (palla persa e fallo in area) che porta la Finlandia sull’1-1 è pesante.

Tuttosport 6,5Fino all’errore che causa il rigore di Pukki era stato il migliore sia per intelligenza tattica che tecnica. In più cerca la conclusione: da urlo il tiro al volo nel primo tempo.

Gazzetta dello Sport 6Un primo tempo da Verratti, un po’ meno dominante ma sfiorando due gol. Poi il fisico lo tradisce, perde palla e causa il rigore. Gestito fisicamente è un bel play.