27 Dicembre 2017

Retroscena Uefa: ecco i paletti del Fair Play Finanziario che frenano l’Inter sul mercato

Ausilio e Sabatini devono tener conto di diversi fattori nel tentativo di rinforzare la rosa nerazzurra

Gli uomini di mercato dell’Inter, Ausilio e Sabatini sono al lavoro per completare la rosa a dispozione del tecnico Spalletti, tenendo conto dei famosi paletti del Fair Play Finanziario. Ma quali sono esattamente questi paletti?

Come svela La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, da Nyon è arrivata una brusca frenata ad alcuni affari che l’Inter portava avanti da tempo, come quello di Ramires. Le nuove direttive dell’Uefa infatti impongono che due club di uno stesso proprietario non possano “aiutarsi” a vicenda, e proprio in quest’ottica sarebbe interpretato l’affare. Oltre a questo in questa sessione invernale i nerazzurri non potranno nemmeno utilizzare la formula tanto usata nell’era del Fair Play: il prestito con obbligo di riscatto.

La strada insomma è davvero stretta. Sullo sfondo infatti, ci sono pure i problemi politici cinesi che impediscono a Suning di investire secondo quanto vorrebbe, ma a questo punto questo aspetto incide in maniera inferiore.

Un ulteriore aspetto che i dirigenti nerazzurri devono poi considerare è l’aspetto dei salari: secondo gli impegni presi, l’Inter non può destinare al monte ingaggi più del 60% del proprio fatturato, che oggi si aggira intorno ai 200 milioni. Ecco perchè, a maggior ragione, la strada per arrivare ad obiettivi come Ramires e Pastore appare più che mai in salita.

 

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