26 Marzo 2020

Matri: “Con Tonali non si sbaglia. Come Pirlo? No, lui si rivede in Gattuso”

Il centravanti si è svincolato a gennaio dal Brescia

Rimasto senza contratto dopo la brevissima esperienza di Brescia, Alessandro Matri ha rifiutato la corte del Monza nelle scorse settimane dopo essersi a lungo allenato con la squadra di mister Brocchi. L’attaccante non ha ancora deciso cosa farà del suo futuro e sta utilizzando questi giorni di quarantena forzata per stare insieme alla famiglia e pensare al possibile epilogo della sua carriera per la prossima stagione. Intervistato questa mattina sulle pagine di Tuttosport, Matri ha parlato del talento dell’ex compagno Sandro Tonali, corteggiatissimo in Italia da Inter e Juventus. Le sue parole:

Tonali, suo ex compagno a Brescia, lo vedrebbe bene alla Juventus?
“È anche delle mie parti, Sandro: lui è di Sant’Angelo Lodigiano, io di Graffignana. È un ragazzo per bene, serio. E poi ha un gran talento”.

Se il dg juventino Paratici le chiedesse un parere su Tonali?
“Direi al direttore che Sandro è da prendere immediatamente. Con Tonali non si sbaglia”.

Perché?
“Innanzitutto è un 2000 e non sembra così giovane quando gioca. È un freddo, in campo. Non pensiate sia semplice giocare con gli occhi puntati addosso ogni partita. Tonali, nei mesi che sono stato con lui a Brescia, ha dimostrato di avere una grandissima personalità. Ma di Sandro mi ha colpito soprattutto la forza fisica. Una delle sue specialità è ricevere palla davanti alla sua area per poi ‘ripulirla’. A volte è lui stesso a portarla da un area alla trequarti opposta”.

A chi paragonerebbe Tonali?
“Lui per primo dice di non essere simile a Pirlo e sono d’accordo, anche perché Andrea è stato un genio unico. Sandro si rivede in Gattuso e a livello di forza fisica ci sono delle similitudini. Rino poi aveva altre qualità, mentre Tonali è più tecnico: in futuro immagino Tonali come una mezzala box to box all’inglese”.

E se fosse Tonali, che è corteggiatissimo (Juve, Inter, Psg, Manchester City), a chiederle un parere sui bianconeri?
“A Sandro direi così: ‘Vai subito, non ci pensare nemmeno’. Per come ho vissuto la Juventus io, posso solo consigliarla come esperienza. Nei mesi scorsi non mi ha domandato nulla e lo capisco. Tutti parlano di lui, ma nonostante ciò Tonali è riuscito a godersi la prima stagione in serie A con serenità”.

Tonali e il giovane Pogba sono i migliori talenti con cui ha giocato?
“Assieme a Sandro e Paul, metto anche Locatelli del Sassuolo. Sono calcisticamente innamorato di Manuel. Locatelli ha caratteristiche diverse rispetto a Tonali, ma come valore assoluto li metto sullo stesso piano. La nostra Nazionale ha un gran futuro grazie a questi ragazzi, Lorenzo Pellegrini della Roma, Barella, Castrovilli”.

Balotelli e Cellino come li ha ritrovati a Brescia?
“Il presidente è sempre lo stesso di Cagliari e se mi sono svincolato dal Brescia a gennaio è stato più per volontà dell’allenatore di allora: non rientravo nei piani tecnici di Corini. Balotelli? No, Mario l’ho trovato molto più maturo e responsabile. Quella di giocare per la squadra della sua città è stata una scelta di cuore e lo ha dimostrato con gli atteggiamenti giusti”.

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