28 Febbraio 2020

“Perde tempo, picchia, simula, innervosisce”. Inter, a te il Getafe di Bordalás: il più fedele interprete del Cholismo

Il focus sull'11 di Pepe Bordalás, attualmente quinto nella Liga spagnola

L’urna di Nyon si è espressa e – come spesso capitato negli ultimi anni – non è stata del tutto benevola con l’Inter di Antonio Conte. Sarà infatti il Getafe a contendere il passaggio del turno in Europa League ai nerazzurri, in una doppia sfida tutt’altro che agevole per entrambe. Passioneinter.com vi offre, come di consueto, un approfondimento completo sull’avversaria dell’Inter.

Inter-Getafe: date, orari e calendario

Prima di partire, un quadro sul calendario e sulle date di andata e ritorno della gara con gli spagnoli.

Andata: Inter-Getafe, giovedì 12 marzo, stadio San Siro, ore 21.

Ritorno: Getafe-Inter, giovedì 19 marzo, stadio Coliseum Alfonso Pérez, ore 18:55.

Inter-Getafe, José Bordalás e l’amore per il Cholismo

A colpire, del Getafe, non è la presenza di una stella o di un calciatore in particolare. Mister Pepe (all’anagrafe José) Bordalás, infatti, è un fanatico dell’ordine, della compattezza, dell’aggressività. Smise di giocare a 28 anni, passando a studiare per diventare allenatore. È un vero amante del Cholismo, e le caratteristiche che trasmette alla squadra sono proprio quelle che Diego Simeone vanta nel suo Atletico Madrid. Nel suo 4-4-2 la coppia d’attacco è composta dai gemelli del gol, la JM: Jaime Mata e Jorge Molina, due centravanti che, l’anno scorso, furono la miglior coppia della Liga in termini di gol, battuti solo dai marziani Messi e Suarez. In più, Bordalás guida una squadra che gioca sporco, duro, perde tempo, simula, fa innervosire l’avversario. Tutte caratteristiche che, se la gara si incanala nei binari giusti, rendono il Getafe una gruppo clamorosamente ostico da superare. E ne sa qualcosa Erik Ten Hag, allenatore dell’Ajax che, all’Amsterdam ArenA, ha avuto da ridire in maniera plateale con Bordalás, proprio a causa di questo suo modo di intendere il calcio. “Tu parli e parli, ma intanto passiamo noi”, è stata la risposta del mister spagnolo durante il battibecco. Ha avuto ragione. Ed in virtù del percorso dell’anno scorso dell’Ajax, semifinalista di Champions League, l’avvertimento di Bordalás è chiaro: non sottovalutateci, rimarrete schiacciati.

Inter-Getafe, l’11 e la stella di Bordalás

Come detto poc’anzi, è veramente complesso identificare una vera e propria stella nell’11 degli spagnoli. Probabilmente nemmeno lo stesso Bordalás ci riuscirebbe, ma sarebbe contento così. La vera forza del suo Getafe, infatti, è il gruppo: una compattezza granitica, che il tecnico cementifica ogniqualvolta ne ha la possibilità. Ai pranzi di squadra ha vietato l’utilizzo dei cellulari: vuole che i suoi ragazzi si guardino negli occhi, che sviluppino quel fuoco interiore da riportare poi sul campo, per darsi una mano l’un l’altro a superare qualsiasi avversario. Si crea un nemico, un nemico comune, che tenta di sconfiggere con la forza e la compattezza del suo gruppo.

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