Vieri: “Il 5 maggio il k.o. che mi ha fatto più male. Tutte le partite erano battaglie, tornerei indietro”
L'ex centravanti si racconta ai microfoni di Dazn
Opinionista fisso di Tiki Taka, questa volta Christian Vieri è stato raggiunto dalle telecamere di Dazn per un’intervista a tema pugilato. L’ex centravanti che all’Inter ha lasciato ottimi ricordi, ha ripercorso un po’ alcune fasi della sua carriera da calciatore, ammettendo che lo scudetto nerazzurro perso il 5 maggio a causa della sconfitta inaspettata con la Lazio ha rappresentato il k.o. probabilmente più brutto di sempre. Questa la sua intervista:
La sfida prima della quale non vedevi l’ora di indossare i guantoni?
“Non lo so, tutte le partite son delle battaglie, quindi indossavo sempre i guantoni. Uno in particolare non ce l’ho. Ma non usavo i guanti, usavo i gomiti”.
Hai mai pensato di gettare la spugna nella tua carriera?
“No, perché fare il calciatore è bello. Vinci e perdi, fa parte del gioco. E’ un mestiere che tutti vogliono fare, è bello e seguito, giochi davanti 80mila persone. Non c’è nessun motivo per buttare la spugna, mai”.
Il k.o. che ti ha fatto più male nella tua carriera?
“Probabilmente il 5 maggio. Che abbiam perso lo scudetto all’ultima giornata. Penso sia il colpo più forte, sì”.
Il discorso di un allenatore all’angolo che ti è rimasto impresso?
“Ma tutti gli allenatori son bravi, ti danno una grande mano. Poi anno dopo anno diventi anche amico, ti confessi, parli. Però dipende sempre da te, ti devi tirar su da solo”.
L’uno-due migliore della tua carriera?
“Stella e Cocò”.
Hai mai sperato che suonasse la campana per salvarti da una situazione difficile?
“No, è il lavoro più bello del mondo. Tornerei dietro e farei tutto dall’inizio, ma non si può”.
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