23 Aprile 2020

Zanetti in diretta con Vieri: “Lautaro? E’ contento di stare qui. Taribo West unico, vi racconto un aneddoto”

Il vicepresidente nerazzurro finalmente ospite dell'ex centravanti dell'Inter

Intervenuto come da scaletta alle 23.00, pochi minuti fa Javier Zanetti è stato protagonista di una splendida chiacchierata con l’ex compagno Christian Vieri. Agenda fittissima per questa sera su Instagram per la Bobo TV, che oltre al vicepresidente dell’Inter ha già visto l’intervento di Paolo Maldini e quello di Andrea Pirlo proprio in questi istanti. Senza dimenticare gli immancabili ‘opinionisti’ Nicola Ventola e Daniele Adani che rispettivamente aprono e chiudono l’appassionante programmazione sulla pagina Instagram dell’ex centravanti. Ecco il dialogo tra i due ex compagni:

Vieri: “Javier è stato il mio capitano per sei anni all’Inter, ogni allenamento per sei anni sempre in prima fila”.

Zanetti: “L’altra volta parlavi di Cuper, ti ricordi il suo secondo giorno? In Pinetina ci sono ancora i suo cartelli per la corsa”

Vieri: “Sì, Cuper ci sfondava, ma poi ci sentivamo bene. Il Chino ogni tanto spariva nei cespugli, ma ci siamo fatti delle belle risate. C’era tutto per vincere, anche quel 5 maggio, ne parliamo sempre. Abbiamo preso due belle fiammate, la famosa semifinale e il 5 maggio. Tu però poi sei riuscito a vincere…”.

Zanetti:Ma sono stati momenti difficili da superare. La semifinale di Champions una cosa bruttissima. Quanti anni ho fatto? 19. Sono rimasto, ma credo che tutte quelle sconfitte ti fanno diventare più forte. Arriva un momento in cui credi che prima o poi il tuo momento deve arrivare. Poi col Mancio e con Mourinho sono state fatte squadre importanti”.

Vieri: “A me dispiace perché in quei sei anni c’erano calciatori che meritavano. Sai quanta fatica facevamo, avevamo tanta pressione ogni anno. Quelle due situazioni ci han fatto male”.

Zanetti: “Il calcio finisce per tutti e rimane questo, l’amicizia e i valori umani. Anche nei momenti brutti ricordiamo quelli che abbiamo vissuto insieme. Mi sono rotto il tendine d’achille a 39 anni a Palermo, la mia testa era già proiettata al recupero, non potevo smettere così, volevo chiudere bene. Faccio la riabilitazione, rientro dopo 5 mesi con il Livorno in casa. A fine partita tutti i compagni erano felici per me e lì ho capito che sarebbe stata la mia ultima stagione. Potevo continuare, ma è meglio dire basta quando stai bene e non quando la gente ti vede e non ha il coraggio di dirti le cose. Anche se stavo bene ho deciso così”.

Vieri:  “Ma tu recuperavi sempre prima di tutti noi, avevi dei muscoli incredibili. Ti manca giocare o no?”

Zanetti: Mi manca la settimana, gli allenamenti. Una cosa che ti diverti, quei momenti unici con i compagni. Sentivo Ronnie che ricordava Taribo West. Ma ti ricordi quando non si era presentato per tutto il mese di gennaio ed è tornato ad Appiano il 1° febbraio? Lui torna e dice: ‘Capitano mi sono sposato, un mese di vacanza’. Una volta ci invita a casa sua per il suo compleanno. Arrivo a casa sua e Taribo ci aspettava, eravamo 8 o 9. Inizia a pregare, passa un’ora, due ore, tre ore, noi una fame incredibile. Compleanno finito, siamo andati via senza mangiare. Ricordo anche una riunione tecnica con Cuper”. 

Vieri: “Cosa farà Lautaro davanti all’interesse del Barcellona?”

Zanetti: “Sono sincero, quando l’abbiamo preso sapevamo che era tra i più promettenti in Argentina e ci aspettavamo questi risultati. Tu sai come lavora Antonio, Lautaro ha 22 anni e può dare tantissimo. Sinceramente in questo momento qua non abbiamo pensato cosa farà. Io Lautaro lo vedo contento insieme ai ragazzi”.

Vieri: “Io lo vedo benissimo con Lukaku. Già lo ritenevo tra i più forti d’Europa al Manchester United, per me è tra le coppie più forti d’Europa”.

Zanetti: “Frutto del lavoro con Antonio, quello che fanno in campo è il lavoro di tutta la settimana”.

Vieri: “Con Conte l’Inter è tornata a lottare per il campionato…”

Zanetti: “L’idea è questa qui, tornare ad essere protagonisti e credo che quest’anno si siano visti grandi progressi, ci sono i presupposti per far bene. Il lavoro di Antonio è importante, i giocatori lo seguono subito, tanti ragazzi sono cresciuti con lui”.

Vieri: “Ti piace fare il vice presidente?”

Zanetti: “Mi piace, sì. non mi aspettavo che Thohir me lo chiedesse, ma sapevo di dover studiare perché si tratta di ricominciare da zero. Mi sono iscritto alla Bocconi a studiare Marketing e Finanza, perché non volevo essere identificato solo con la parte sportiva, ma volevo avere una visione a 360° e questo mi piace. Non puoi pretendere che tutto sia dovuto, bisognava ricominciare da zero e studiare”. 

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