30 Aprile 2018

Boniek: “Inter-Juve? Le polemiche vanno avanti da anni. In Italia, però, chi vince è antipatico”

Le parole del presidente della Federcalcio polacca su Inter-Juve e il Var

Zibi Boniek, presidente della Federcalcio polacca, ha parlato a Rai Radio 1, nel corso del programma ‘Radio Anch’io Sport’. Ecco le sue parole: Inter-Juve? Sono in Italia da 35 anni, le polemiche le sento da sempre. Il calcio è lo sport principale anche per questo, perché si può parlare per tutta la settimana. Poi in base al cuore ci sono diversi ragionamenti. Var? Bisogna capire cosa uno pensa, è stata introdotta per visionare gol segnati in maniera non giusta o per assegnare rigori non visti. Non risolve tutti i problemi. L’Inter ha fatto una partita straordinaria, ma ha commesso due errori, uno su Higuain e l’altro un autogol. Poi il fallo di Pjanic è un altro discorso, ma le polemiche ci sono da anni. La Juventus ha cercato il gol del pareggio e sono riusciti a portarsi in avanti e a chiudere, forse, il discorso scudetto. L’Inter soffre ultimamente, diverse volte non riesce a tenere il vantaggio. Ha grosse difficoltà a vincere partite nonostante sia partita a razzo con Spalletti. La Juve dopo la partita contro il Napoli è ritornata a vincere“.

Orsato? Quello che conta alla fine sono i gol regolari e i rigori per il Var. Non posso entrare in merito a ciò, ma se decidi di essere severo con uno, devi esserlo con tutti. La tecnologia va usata, non si può tornare indietro, soprattutto dopo aver introdotto il Var. Il Var sono soldi tolti ad altre cose. In Champions finché non ci sarà un gol irregolare o un rigore non dato, non noteranno mai la necessità di avere il Var. Scudetto? Secondo è chiuso il discorso scudetto è pilotato bene dalla Juventus. Roma-Liverpool? Tutti speriamo il 3-0 o 4-1 della Roma, ma il Liverpool non è il Barcellona. Speriamo in un grande miracolo, ma non sono convinto che si possa ribaltare il risultato“.

Mi dispiace che l’Italia non sia ai Mondiali. Purtroppo ha trovato la Spagna nel girone, poteva arrivare seconda. Ma ha trovato la partita secca con la Svezia che non è andata bene. La Federcalcio italiana? Non mi sento di giudicare, sono amici. In Italia chi vince sempre ci sta sulle palle. La Juve ha una cultura diversa, bisogna sconfiggerla. Anche quando vinceva il Milan, si diceva fosse aiutato. Sulla panchina dell’Italia metterei uno che ha voglia affermarsi e di emergere, che ha voglia di lavorare. Non mi sembra una soluzione migliore mettere qualcuno già affermato, prenderei uno giovane. Federcalcio in Italia? Tra due anni sono pronto“.

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