5 Gennaio 2017

Icardi: “De Boer insostenibile, con Pioli aria cambiata. Terzo posto alla portata”

Ancora parole del capitano nerazzurro che svela il clima che si era creato durante la gestione dell'allenatore olandese e i cambiamenti apportati da Pioli

Mauro Icardi, all’Inter dal 2013, si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Questa la seconda parte delle dichiarazioni (qui la prima parte) del capitano nerazzurro:

RIMONTA POSSIBILE? – “Sì, non lo dice solo l’ambizione di questa società. Ma lo dice anche l’andamento di dicembre. Abbiamo vinto tre partite di fila e trovato l’equilibrio. Cinque punti non sono poi così tanti… È proprio da quello che dobbiamo ripartire. Il terzo posto è lì, alla portata, e sarebbe un imperdonabile errore farselo sfuggire”.

RISPETTO DI TUTTE PAURA DI NESSUNA – “Tra Roma, Napoli, Milan, Fiorentina e Atalanta non mi preoccupa nessuna. Nutro un sincero rispetto per tutte le squadre rivali, ma dobbiamo pensare solo a
noi stessi. Dipende solo da noi il futuro, saremo gli artefici del nostro destino. E poi a maggio ne riparleremo”.

ALLENAMENTI CON PIOLI – “Stiamo lavorando soprattutto sulla testa, sulla concentrazione. Anche perché tutto parte dalla testa. E non possono reggere attenuanti fisiche in questo periodo, siamo solo a gennaio, manca ancora metà stagione”.

AVVICENDAMENTO DE BOER-PIOLI – “Pioli ha cambiato la mentalità dell’Inter, ha ridato fiducia a tutti, anche a coloro che giocavano poco con De Boer e che nonostante la svolta in panchina continuano a giocare meno. La situazione con De Boer era diventata insopportabile. I giocatori meno utilizzati erano
davvero scontenti e non partecipavano con molta voglia nemmeno alle esultanze, ai momenti di gioia del gruppo. Adesso con Pioli l’aria è cambiata, anche chi gioca poco si sente coinvolto nel progetto e ha piacere di far parte di questo gruppo. La testa comanda il corpo. L’allenatore ha trovato le corde giuste per tenere tutti coinvolti anche se ogni weekend ci sono 18 scontenti. Ora toccherà a lui e alla società scegliere come muoversi sul mercato in uscita. Ma quel che conta è che adesso ci sentiamo davvero tutti sulla stessa barca e tutti sono disponibili per lottare per la causa dell’Inter”.

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