23 Ottobre 2017

L’Inter è da Champions League: ecco i 4 motivi che spingono i nerazzurri nell’Europa che conta

Dopo 9 giornate di campionato è possibile tracciare un primo bilancio della squadra allenata dal tecnico di Certaldo

23 punti conquistati su 27 disponibili, frutto di 7 vittorie e 2 pareggi: è questo il sostanzioso bottino dell’Inter di Spalletti in questa prima fase di campionato. Un avvio di stagione sorprendente, che sta andando al di là di ogni più rosea aspettativa. Nove giornate costituiscono quasi un quarto di campionato e dunque è già possibile tracciare un primo bilancio della squadra allenata dal tecnico di Certaldo. Ecco i 4 motivi che, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, spingono l’Inter ad essere fiduciosa sulla conquista della qualificazione alla prossima edizione della Champions League:

CLASSIFICA – Inter imbattuta, 7 vittorie e 2 pareggi, sempre vincente in casa, secondo posto assoluto a due sole lunghezze dalla vetta. Uno «scatto» che potrebbe aver già prodotto la prima vittima illustre nella corsa alla Champions: il Milan è infatti a ­10 dai nerazzurri. L’anno scorso, dopo nove giornate, l’Inter era quattordicesima a quota 11: al comando c’era la Juventus con 21 punti; Roma e Milan seguivano a due lunghezze.

FASE DIFENSIVA – Dice Allegri: «I grandi successi si costruiscono con una difesa di ferro. In Italia vince chi prende meno gol». Ebbene, Handanovic è il portiere meno perforato della Serie A insieme ai colleghi di Roma e Napoli: cinque i gol al passivo. E cinque sono le gare nelle quali il 33enne portiere sloveno è rimasto imbattuto: contro Fiorentina, Spal, Crotone, Genoa e appunto Napoli. Solo una vola l’Inter ha subito più di una rete nella stessa gara: è successo nel derby poi però vinto 3-­2. Insomma, fase difensiva super e in generale un’organizzazione di gioco già molto affidabile, come si è visto al San Paolo.

CALENDARIO – La classifica di Icardi e compagni assume ancora più credibilità se si considera il fatto che sono già state affrontate Roma, Napoli, Fiorentina e Milan (tre vittorie e un pareggio), le prime due fra l’altro in trasferta. La sfida con la Juve (andata a Torino) è in programma sabato 9 dicembre e prima c’è la possibilità, almeno sulla carta, di prendere una gran rincorsa: nell’ordine, domani la Samp a San Siro, quindi il Verona in trasferta, poi Toro e Atalanta in casa, Cagliari fuori e Chievo al Meazza. Inter-Lazio si giocherà invece il 30 dicembre.

MARGINI – A livello tecnico e tattico c’è forse ancora qualche piccolo margine di miglioramento. Per esempio, sono da completare gli inserimenti di Dalbert e Cancelo, finora praticamente mai utilizzati. In particolare, la duttilità del secondo potrebbe consentire a Spalletti una maggiore rotazione dalla metà campo in avanti. Nel frattempo, procede pure la «scolarizzazione» di Karamoh. Ma come abbiamo ripetuto più volte, al di là del miracoloso «fattore Spalletti» servirà comunque un aiuto concreto sul mercato di gennaio per consentire alla squadra di blindare senza rischi un posto Champions, che poi è il vero e più realistico obiettivo stagionale. In questo senso è okay il colpo Ramires. Non basterà però solo il brasiliano: la rosa va completata con una punta di qualità e con un difensore. E qui Zhang Jindong deve fare un piccolo sforzo economico a prescindere dal fairplay finanziario, fidandosi poi anche della capacità dei suoi uomini mercato di generare plusvalenze e vendere bene prima di giugno. La storia di Sabatini in particolare dovrebbe generare ottimismo in casa Suning.

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