EMPOLI-INTER 0-1, le pagelle: Perisic vola, Icardi come Re Mida

Le pagelle di EMPOLI-INTER Ecco i voti e le pagelle di Empoli-Inter 0-1 a cura della redazione di passioneinter.com Voto alla partita 5 – Non è una bella partita e per gran parte è colpa dei nerazzurri, che addormentano volontariamente il gioco dell'Empoli. Voto alla squadra 6 – E' tornata un'Inter cinica e vincente. Non si può essere felici per una prestazione come quella odierna, ma portare via tre punti da Empoli è prova di grande solidità, al di là delle involuzioni nel gioco. ⇒ SCORRI LE SCHEDE IN ALTO PER LEGGERE LE PAGELLE HANDANOVIC Handanovic 6,5 - Prende diverse botte dagli avversari (che sembrano quasi farlo di proposito), ma Samir non si spaventa mai. Tante uscite determinanti, parate importanti che sono ordinaria amministrazione per il nostro numero uno. Sempre pronto, sempre una sicurezza: decisivo in una partita in cui l'Inter deve anche soffrire. MIRANDA Miranda 6.5 - L'ordine è la chiave. Non va mai in difficoltà, guida la difesa con esperienza e serenità. Gli spasmodici movimenti degli attaccanti in maglietta azzurra potrebbero creare caos, ma Miranda non conosce questa parola. Pulito e puntuale anche nei duelli individuali, sa rimediare anche agli errori dei compagni. MURILLO Murillo 5.5 - Gli anticipi al millimetro sono il suo pane quotidiano, ma ogni tanto oggi pare ancora in vacanza. Nessuna sbavatura grave, però la prestazione non è al livello di quelle mostrate nel 2015. Nel primo tempo deve spesso chiudere a sinistra dove Maccarone fa impazzire Nagatomo. Nella ripresa rischia tantissimo con un intervento su Pucciarelli che poteva essere da calcio di rigore. D'AMBROSIO D'Ambrosio 6,5 - Sa difendere, ma sa anche attaccare. Dal lato destro nascono le migliori azioni e buona parte del merito è suo. L'Empoli crea poco nella sua area di competenza. Nella ripresa in realtà cala un po', ma la sua prestazione resta comunque sopra la sufficienza. NAGATOMO Nagatomo 5,5 - Va spesso in difficoltà quando Maccarone prova a sfondare, guarda a caso dal suo lato. Corre a vuoto, sembra vagare senza meta per il campo. Nel primo tempo non è mai coinvolto nella manovra offensiva, poi migliora su entrambe le fasi, rimediando almeno in parte alla strana scelta di Mancini, che lo ha preferito a Telles. MEDEL Medel 6 – Il suo lavoro in mezzo al campo si vede, Saponara fa molto fatica a toccare palla. Però Gary si nasconde troppo spesso in fase di impostazione, costringendo i due centrali a cavarsela da soli. Una prestazione in linea con le sue qualità: nulla di più, nulla di meno. KONDOGBIA Kondogbia 6 – Va a corrente alternata. A tratti pare un bidone, a tratti mostra di valere anche più di 30 milioni. Come quando recupera palla e con una facilità impressionante fa 50 metri a testa alta saltando 4 uomini. Il voto è la media aritmetica tra giocate di questo calibro e palle perse che gridano vendetta. BROZOVIC Brozovic 6 - Duttilità, movimento, qualità: le sue caratteristiche sembrano essere diventate indispensabili per questa Inter. Si fa vedere spesso, quasi tutte le azioni passano dai suoi piedi. Anche lui però ogni tanto si spegne, ciondola per il campo senza mostrare la concretezza di cui i suoi compagni avrebbero bisogno. Inspiegabilmente stanco nel finale. GUARIN Guarin 6 - Entra a soli dieci minuti dal termine. Ottimo il suo impatto sul match, sveglia i compagni che sembravano arrendersi all'arrembaggio finale dell'Empoli. Dà sostanza a un centrocampo ormai stanco. PERISIC Perisic 7 - Mette la quinta, doppio passo e "ciao ciao" a Laurini: l'assist per il gol di Icardi è un saggio delle sue qualità. E' quello che più di tutti spinge e mette palloni in mezzo. Macina chilometri, cross e occasioni. Uno dei migliori dell'Inter di questa sera: se gioca così, è insostituibile. Anche perché sa adattarsi e nella ripresa gioca da centrocampista esterno, con qualche preziosa chiusura in fase difensiva. LJAJIC Ljajic 6,5 - Non è brillantissimo come nel finale di 2015, i suo dribbling sono meno ubriacanti. Però quanta disponibilità, quanta attenzione. Il suo piede è porto sicuro per i compagni, che vi depositano il pallone quando vanno in difficoltà. Gli manca ancora qualcosa per essere decisivo quando servirebbe, per esempio portando i suoi sul 2-0. (Juan Jesus sv) ICARDI Icardi 7 - Re Mida rimarrebbe a bocca aperta: Mauro trasforma in oro ogni pallone che tocca. Gli si chiede di segnare e lui lo fa appena ne ha l'occasione. Si potrebbero fare tante critiche alla sua prestazione, se migliorasse in fase di costruzione della manovra il suo voto sarebbe un 8 pieno. Però un gol così pesante gli vale la palma di migliore in campo, da condividere con Perisic. (Jovetic sv) MANCINI Mancini 6,5 - La sua Inter è più umile, più razionale e di conseguenza più efficace di quella messa in campo contro la Lazio. Giusta la scelta di aspettare l'Empoli per colpire in contropiede. Il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 migliora la fase offensiva nella ripresa, ma mette confusione in difesa. Difficile spiegare la scelta di Nagatomo: siamo sicuri che Telles non sappia sia difendere che offendere? Serviva una vittoria e Mancini ha saputo centrare l'obiettivo.

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Daniele Fiori - Autore

MIRANDA

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